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Scuola, Anief scende in piazza il 9 giugno per modificare il Dl Sostegni-bis

7 giugno 2021 | 10:16
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Scuola, Anief scende in piazza il 9 giugno per modificare il Dl Sostegni-bis

Marcello Pacifico: “Il Parlamento deve stabilizzare i precari e aprire alle assegnazioni provvisorie”

Scuola – Assumere i precari con titoli reintroducendo il doppio canale di reclutamento; stabilizzare i diplomati magistrali assunti con riserva e poi licenziati dopo l’anno di prova; consentire l’avvicinamento del personale ‘immobilizzato’ almeno con le assegnazioni provvisorie; recuperare il personale con 36 mesi, anche gli esclusi dal concorso straordinario. Per questi motivi e per chiedere modifiche al decreto Sostegni-bis, mercoledì prossimo, il 9 giugno, Anief e i maggiori sindacati rappresentativi hanno organizzato una manifestazione unitaria a Roma davanti a Palazzo Chigi e in tutta Italia. A parlarne è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, intervistato da Italia Stampa: “Nel tavolo tecnico avviato sul reclutamento abbiamo stabilito che è fondamentale trovare tutte le soluzioni per portare in cattedra il 1° settembre tutti i docenti: è importante per le famiglie, per gli studenti e per i precari, considerando che la Commissione Ue e la Corte di Giustizia europea ci dicono da tempo di stabilizzarli. Ma anche la Corte Costituzionale e la Cassazione ci hanno detto che questo problema va affrontato e si sarebbe risolto con il doppio canale di reclutamento. E adesso anche gli altri sindacati sposano la linea dell’Anief”.

Le immissioni in ruolo del personale precario diventano sempre più necessarie, considerando che ci sono 110 mila posti vacanti e appena 30 mila assunzioni a tempo indeterminato qualora fossero confermate le attuali disposizioni del decreto legge n. 73. “Si proceda veloce verso il sistema di reclutamento del doppio canale, dice Marcello Pacifico – che non si basa più sulle graduatorie permanenti ma attraverso le graduatorie di prima fascia Gps senza nessun vincolo e da seconda fascia previo conseguimento dell’abilitazione e della specializzazione, le quali andrebbero garantite dallo Stato almeno nell’attivazione dei corsi”.

I temi da affrontare sono diversi. Il sindacalista autonomo ricorda che “ci sono anche altri problemi da affrontare. Come quello dei diplomati magistrali, dei tanti docenti che per qualunque motivo sono entrati di ruolo con riserva, hanno superato l’anno di prova e poi sono risultati esclusi. C’è il nodo delle assegnazioni provvisorie: c’è un tavolo di confronto che bisogna attivare subito, per consentire finalmente il diritto alla famiglia: quest’anno con il Covid è stato molto duro vivere lontani rispetto al passato. C’è anche il problema di chi non è risultato idoneo al concorso straordinario: era preparato, aveva i 36 mesi di servizio necessari, ma risulta fuori dalle graduatorie”.

“Sono tutti problemi – conclude Pacifico – che Anief ha presentato sotto forma di emendamenti al decreto Sostegni-bis: speriamo che in commissione Cultura vengano recepiti come osservazioni e poi in commissione Bilancio presentati e approvati, prima della conversione in legge del decreto. Questo è il motivo per cui abbiamo stipulato il Patto per la Scuola e ora ci aspettiamo il rispetto degli accordi di quel Patto”.
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