il caso

Quella volta che a Fregene “atterrarono” gli alieni

12 giugno 2021 | 10:00
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Quella volta che a Fregene “atterrarono” gli alieni

Raccontiamo un famoso incontro ravvicinato del terzo tipo che accadde a Fregene e che oggi è ancora inspiegabile

Misteri – C’erano ancora bambini nella colonia marina di Fregene quel 19 settembre 1975, quando alle 21 circa si vide un insolito chiarore rosso arancione fuori dalle finestre, e subito quella strana luce richiamò l’attenzione di tutti coloro che nella colonia soggiornavano o lavoravano. Suore, vigilatrici e bambini si precipitarono all’aperto e a quel punto, secondo il racconto di una bambina e di una vigilante, tutti osservarono un oggetto volante luminoso mentre stava atterrando. Sembrava essersi poggiato sulla parte erbosa, poco prima della spiaggia vera e propria.

Dalla base sembrò aprirsi un portello che si trasformò in una piattaforma inclinata, la quale si allungò e discese fino a toccare terra. Come in un film di fantascienza, uno dopo l’altro ne uscirono dodici esseri umanoidi, che da come si muovevano sembravano robot alti all’incirca un metro e venti, rivestiti di una specie di scafandro e di una tuta rossa. Il racconto qui si fa più avventuroso, in quanto i testimoni raccontarono che i dodici esseri entrarono addirittura all’interno dell’edificio, ormai rimasto deserto in quanto tutti erano all’esterno.

Ad alcuni degli increduli spettatori sembrò addirittura che si trattasse di una qualche spedizione vandalica per tagliare i fili del telefono o sabotare in qualche modo l’automobile della colonia. Poi, dopo essersi guardati attorno senza fare danni, quegli strani esseri rientrarono nella macchina volante, che aveva le dimensioni approssimative di 6 o 7 metri per 3 e che era rimasta sospesa a tre metri circa dal suolo. Il portello si richiuse e l’oggetto, emettendo scintille luminosissime dalla parte inferiore, prima si sollevò verticalmente per poi schizzare via su una traiettoria obliqua a velocità fantastica. Lo spavento paralizzò tutti i testimoni. Era una serata piuttosto fredda, il cielo era sereno e illuminato dalla Luna. L’erba, a causa delle scintille emesse alla partenza, rimase bruciacchiata. Per tutta la durata del fenomeno, nella zona circostante mancò la corrente elettrica, e si udì per tutto il tempo un sibilo continuo.

Cosa rara per questo tipo di eventi, esistono almeno tre testimonianze differenti, che concordano tutte sui fatti. Questa che sembra una storia fantastica uscita da un vecchio film di fantascienza da serie B, è diventata uno dei casi più clamorosi dell’ufologia italiana, per molti motivi. Prima di tutto per il fatto che si tratta di un incontro ravvicinato del terzo tipo, cosa rara, con un gran numero di esseri animati. Poi perché i testimoni erano bambini, uno dei quali dopo tanti anni ha confermato quanto visto, parlandomene. Inoltre, anche per gli effetti fisici che si sono sviluppati, dai guasti al rumore, dalla luminosità alle tracce lasciate al suolo.

Dai racconti non possiamo dedurre molte cose. Si è trattato di un gioco, di una fantasia collettiva di bambini (ne avvengono in continuazione, come riportano anche le cronache contemporanee) o di un evento importante dal punto di vista storico? Gli interrogativi sono ancora validi, a partire dalla questione degli occupanti dell’oggetto volante: per i loro movimenti sembravano robot, non persone in carne ed ossa. Anche quel che è accaduto dopo l’atterraggio, come un’azione vandalica da parte di quella dozzina di umanoidi entrati nei locali per staccare i fili del telefono e per non far mettere in moto l’automobile. Sembrerebbe una sceneggiatura poco intelligente, puerile quasi, come pure le scintille che uscivano dal velivolo al momento della ripartenza.

Adesso è troppo tardi per indagare adeguatamente l’accaduto, ma chissà se qualcuno di quei bambini leggerà questo articolo e vorrà raccontarci quel che ricorda di quello strano avvistamento? Siamo pronti per ascoltare!

Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it

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