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Sparatoria a Ardea, il cordoglio del mondo politico

13 giugno 2021 | 16:57
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Sparatoria a Ardea, il cordoglio del mondo politico

Un 34enne ha sparato ed ucciso a Colle Romito due bambini e un anziano in un parco pubblico; dopo si è barricato in casa.

Ardea – Sgomento nel mondo della politica per la sparatoria di questa mattina ad Ardea (leggi qui). Un 34enne ha sparato ed ucciso a Colle Romito due bambini e un anziano in un parco pubblico; dopo si è barricato in casa fino all’irruzione dei carabinieri che lo hanno trovato privo di vita (leggi qui).

A testimoniare il proprio cordoglio l’Amministrazione di Ardea che ha espresso tutta la propria vicinanza alle famiglie dei due bambini e del cittadino che oggi sono stati uccisi in circostanze ancora da chiarire e comprendere.

Una tragedia che ha scosso tutti la comunità di Ardea per cui l’Amministrazione si stringe intorno ai parenti delle vittime. “Una tragedia ancora peggiore di quello ritenuto finora” dice il sindaco Mario Savarese, “Le vittime sembrano completamente estranee all’uomo che ha sparato, vittime ancora più innocenti. La gravità della cosa è ancora più eclatante. Dobbiamo capire perché una persona in questo stato era libero di agire”.

ZINGARETTI: “TRAGEDIA CHE LASCIA SGOMENTI”

“Oggi è una giornata molto triste per la nostra comunità. L’uccisione dell’anziano e dei due bambini ad Ardea rappresenta una tragedia che lascia sgomenti con lo strazio nel cuore. Rivolgo le condoglianze mie e della Regione Lazio alle famiglie delle vittime e la totale vicinanza alla comunità di Ardea e del consorzio provate dalla drammaticità degli avvenimenti”. Così in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

RAGGI: “IMMENSO DOLORE PER TRAGICHE MORTI AD ARDEA”

”Immenso dolore per tragica morte di due bambini e un anziano ad Ardea. Roma Capitale si stringe intorno alle famiglie e a tutta la comunità ardeatina. Vi siamo vicini in questo terribile momento di lutto”. Così in un tweet la sindaca di Ro

ASTORRE: “TRAGEDIA CHE RENDE QUESTA DOMENICA PIENA DI DOLORE”

“Tragedia. Non c’è altro modo per definire quello che è successo quest’oggi ad Ardea. Notizie che rendono questa domenica piena di dolore per tutti. Una preghiera per il signore e i due bimbi che hanno perso la vita. Solidarietà e vicinanza alle famiglie”. Lo scrive in un tweet il senatore Bruno Astorre, segretario Pd Lazio

ZOTTA: “TUTTA LA CITTA’ METROPOLITANA E’ VICINA AI PARENTI DELLE VITTIME”

Tutta la Città metropolitana è vicina ai parenti delle vittime e al primo cittadino. La nostra solidarietà’ e quella della Sindaca metropolitana Virginia Raggi ai familiari delle vittime e a tutta la Comunità di Ardea. Siamo sconvolti da questo episodio incomprensibile e speriamo che l’autore del folle gesto venga presto assicurato alla giustizia”. Lo afferma Teresa Zotta, Vice Sindaco della Città metropolitana di Roma

CAPOLEI: “UNA TRAGEDIA CHE LASCIA SENZA PAROLE”

“Leggere che, ad Ardea, un folle ha sparato a due bambini che stavano facendo una passeggiata al parco, e a un signore anziano, mi ha profondamente scioccato. È una tragedia che lascia senza parole. Mi unisco al dolore dei familiari delle povere vittime”, lo afferma il Consigliere regionale del Lazio Fabio Capolei.

DURIGON: “COLPITE VITTIME INNOCENTI”

“Esprimiano il nostro profondo cordoglio per questa sconvolgente tragedia che si è consumata ad Ardea. Siamo vicini alle famiglie delle tre vittime innocenti e a tutta la comunità di Ardea”. Lo dichiara Claudio Durigon, sottosegretario al Mef e coordinatore della Lega nel Lazio

LOLLOBRIGIDA-SILVESTRONI: “SGOMENTO PER UN GESTO INCOMPRENSIBILE CHE SCUOTE L’ITALIA”

“Sgomento e apprensione per le notizie che arrivano da Ardea. Un gesto incomprensibile che scuote la comunità ardeatina e tutta l’Italia. Il nostro cordoglio per le vittime e le loro famiglie”. Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida e e il deputato di Fratelli d’Italia e presidente della federazione FdI della provincia di Roma, Marco Silvestroni.

BRUGNOLO, LUDOVICI, MARCUCCI: “CI STRINGIAMO AL DOLORE DELLE FAMIGLIE”

“Le notizie che arrivano da Ardea ci lascia sgomenti. In attesa di capire meglio come siano andate le cose, ci stringiamo intorno al dolore delle famiglie delle vittime e dell’intera comunità di Ardea scioccata da quello che è accaduto”. Così in una nota Tony Brugnolo Segretario politico Lega provincia di Roma Sud, Luana Ludovici e Franco Marcucci Consiglieri Comunali della Lega ad Ardea.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI NETTUNO

Quanto accaduto questa mattina ad Ardea è sconvolgente. Non esistono parole che possano dare sollievo e conforto alle famiglie spezzate dal dolore di questa immane tragedia, come non esistono parole per spiegare un gesto così folle e insensato. L’intera comunità nettunese è in lutto per le tre vittime, di cui due bambini innocenti che stavano semplicemente giocando in un’area verde. È con il cuore straziato dal dolore che rivolgo le mie condoglianze da parte dell’intera città di Nettuno alle famiglie delle vittime e all’intera comunità ardeatina”, si legge in una nota a firma del sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola.

ROSSI-PALOZZI: “SCONCERTO E DOLORE PER QUANTO ACCADUTO”

“Vogliamo esprimere tutto il nostro sconcerto e tutto il nostro dolore per quanto accaduto nella giornata di oggi nel territorio di Ardea per i tragici fatti che hanno portato alla morte di quattro persone, tra i quali due bambini. Una tragedia immensa, terribile, che colpisce tutti nel profondo, un momento di cordoglio e lutto per tutta la nostra comunità e quella di Ardea, alla quale ci stringiamo con profonda commozione“. Così, in una nota, la senatrice della Repubblica e ammonitrice nazionale di Cambiamo con Toti, Mariarosaria Rossi, e il consigliere regionale del Lazio e responsabile nazionale “Organizzazione” di Cambiamo con Toti, Adriano Palozzi.

GIORDANI, TARANTINO e CENTORE: “SCONVOLTI PER LA TERRIBILE TRAGEDIA”

Intendiamo esprimere tutto il nostro dolore per la tragedia che ha sconvolto quest’oggi la nostra collettività e il nostro territorio: tragedia in cui hanno perso la vita quattro persone, tra cui due poveri piccoli. Non ci sono parole per definire quanto accaduto, adesso è il momento di esprimere totale e sentita vicinanza alle famiglie coinvolte e alla comunità tutta”. Così, in una nota, i consiglieri comunali di Ardea, Anna Maria Tarantino e Simone Centore e il responsabile comitato promotore Cambiamo Provincia di Roma, Massimiliano Giordani.

POSSIDONI: “CONDOGLIANZE”

“Oggi un giovane in condizione di forte disagio economico e mentale ha esploso dei colpi di pistola a Colle Romito uccidendo due bambini di 5 e 10 anni che stavano passeggiando insieme al nonno. Successivamente, l’uomo si è suicidato. C’è poco da commentare quando accadono queste cose. Purtroppo, la vita può cambiare da un momento all’altro e a volte ci pone davanti a situazioni a cui mai neppure vorremmo pensare. Vorrei fare le mie condoglianze alle famiglie che sono state toccate da questa tragedia e farvi sapere che l’intera cittadinanza si stringe intorno a voi”, il messaggio di cordoglio dell’assessore del Comune di Ardea, Alessandro Possidoni.

DEL VICARIO (SAVIP): “CRONACA DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA”

“Quando muore un possessore di armi un sistema informatizzato a disposizione delle Autorità di Pubblica Sicurezza, collegato con l’anagrafe, dovrebbe dare in tempo reale la notizia di tale evento, in modo da consentite immediati provvedimenti”. Così in una nota il segretario nazionale del Sindacato Autonomo Vigilanza Privata, Vincenzo Del Vicario.

“Un sistema che dovrebbe essere anche collegato al circuito sanitario – prosegue -. Non parliamo di fantascienza, si tratta di un sistema informatizzato che era stato realizzato dal Ministero dell’interno e pagato milioni di euro con fondi pubblici. Era anche entrato regolarmente in funzione ma poi, per motivi misteriosi, non è stato mai utilizzato si chiamava Space. Ci vorrebbe una Commissione d’inchiesta al proposito. Ma la politica seria latita”.

EUROPA VERDE: “UNA STRAGE CHE SI POTEVA EVITARE”

“Un uomo e due bambini uccisi. Il bilancio di quanto accaduto ad Ardea è drammatico. Ma si poteva evitare. La pistola impugnata dal killer, una Beretta calibro 7.65, era del padre dell’aggressore e non doveva essere più in suo possesso. L’uomo infatti, una guardia giurata, era morto a novembre 2020, ma dopo il decesso l’arma non era stata ritirata”, così Nando Bonessio, co-portavoce dei Verdi del Lazio.

“È importante il controllo da parte delle forze dell’ordine di chi detiene armi – prosegue Bonessio –. Non è possibile che la morte del padre del killer non fosse nota alla stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo. Anche se i familiari si sarebbero dovuti attivare per la segnalazione, ci dovrebbe essere una verifica più costante e frequente. Dobbiamo evitare che queste stragi accadano di nuovo”.

“Alla famiglia dei due bambini e del signore ucciso vanno le nostre più sentite condoglianze – conclude Bonessio –. Il dolore per un tragedia del genere colpisce non solo tutta Roma, ma l’Italia intera. Siamo ancora scossi per quanto accaduto”.

COMITATO CENTRO DIURNO ARDEA: “TRAGEDIA CHE IMPONE IL SILENZIO”

“Il triplice assassinio avvenuto a Colle Romito e il suicidio dell’autore è una tragedia di proporzioni immani e come Comitato ci stringiamo intorno alle famiglie segnate indelebilmente da un dolore indescrivibile che solo con il silenzio può essere rispettato”. Così in una nota il Comitato Promotore per il Centro Diurno ad Ardea.

“È una tragedia che segna profondamente tutta la nostra comunità e che deve incidere altrettanto profondamente nell‘ordine delle priorità che guida le scelte di governo del territorio da parte delle autorità che presidiano il vasto ambito della salute – fisica e psichica – della popolazione e che ne hanno la responsabilità della gestione e degli investimenti.

“Qui, invece, la nostra voce si alza forte e chiara perché sappiamo quante fragilità attraversano il nostro territorio, conosciamo i bisogni veri e insopprimibili delle persone, condividiamo la solitudine in cui vivono le famiglie. Tanta sofferenza non trova ascolto e si consuma in disperati e alienanti silenzi. Le istituzioni dovrebbero essere consapevoli di questi bisogni e delle gravissime insufficienze dei servizi sociosanitari, per non dire di totali assenze”.

“E’ ripugnante, oggi, domandarsi se e come questa tragedia si sarebbe potuta evitare. È serio e indispensabile, invece, attivare subito e stabilmente nel territorio i servizi sociosanitari che mancano del tutto e potenziare il pochissimo che c’è. Non si può mai dimenticare neppure per un attimo che si tratta di bisogni di persone fragili e sole, disperazione che non può più aspettare i tempi della burocrazia inutile o di istituzioni latitanti da troppi anni rispetto alle continue segnalazioni. Noi raccogliamo continuamente grida di dolore di famiglie disperate e sole che vivono i loro problemi con rassegnazione o con rabbia, sentimenti che scavano nel profondo delle anime e deflagrano comunque in modo rovinoso.

Di fronte alle dimensioni della tragedia di Colle Romito e alla necessità di parole autentiche, ci hanno molto colpito le dichiarazioni ai media di un Sindaco impegnato per lo più a fornire puntualizzazioni o formali comunicazioni. Il lutto cittadino di un minuto non è una risposta, ma un semplice dovere formale. Qui c’è bisogno di altro, invece non un cenno alle sue responsabilità politiche in quanto Capo di un’amministrazione giunta al quarto anno di consiliatura.

Non una minima ammissione sulle carenze dei servizi socioassistenziali e sanitari del territorio. Il Sindaco è consapevole delle condizioni in cui vivono le persone con disabilità o quelle con problemi mentali e delle loro famiglie? Non tutte le famiglie sono in grado di sostenere il peso di queste difficili situazioni: spesso non hanno gli strumenti per affrontarle o la forza di reagire di fronte all’inerzia dei servizi. Poco personale? Poche risorse economiche? Il tempo delle scuse è finito. E’ arrivato il momento di provvedere: Ardea ha urgenza di politiche sociali e sanitarie all’altezza delle sue dimensioni, delle cittadine e dei cittadini che la abitano.

Inoltre va considerato che di fronte alle specificità di Ardea anche nelle relazioni interpersonali a causa della sua conformazione, le Istituzioni dovrebbero sentire l’ulteriore onere di essere esempio di cittadinanza, ascolto e sensibilità umana. Ascolto e attenzione che sembrano essere mancati anche allo stesso Consorzio e ai vicini di casa, testimoni di inquietanti segnali che hanno preceduto la tragedia cui non è stata data la dovuta importanza. Ci siamo costituiti in Comitato anche per superare la solitudine provata durante i lunghi e terribili mesi di isolamento della pandemia, trascorsi senza un segnale di vicinanza delle istituzioni.

Ripetiamo, è arrivato il tempo degli investimenti in un piano serio di servizi sociali diffusi, stabili e di qualità, che vanno costruiti intorno ai bisogni e, soprattutto, a partire dalla conoscenza dei numeri, elemento di fondamentale importanza per una progettazione degna di questo nome, visto che sono sconosciuti addirittura i dati riguardanti le disabilità, i disagi di vario genere e le altre esigenze delle tante persone non autonome che abitano ad Ardea”.

Il Pd di Ardea scrive al Ministro dell’Interno

Il Partito Democratico di Ardea ha inviato una lettera al Ministro dell’interno Lamorgese per chiedere “che la città di Ardea sia finalmente dotata di una compagine di sicurezza adeguata ed in grado di poter imprimere un profondo cambiamento dell’attuale stato di disorientamento e paura che attanaglia l’intero territorio rutulo”.

Secondo gli esponenti del Partito, Ardea non deve essere un “Refugium Peccatorum di soggetti sottoposti al regime di confino o privati della libertà personale, tanto più con l’attuale carente dispiegamento di forze dell’ordine per una comunità di circa 50.000 abitanti”.

“Appare, peraltro, indispensabile precisare che stante l’attuale configurazione abitativa del territorio rutulo, costituita dalla prevalenza di seconde o terze case, con l’arrivo dell’estate la sua popolazione globale raggiunge il livello inverosimile di cica 200.000 abitanti. Ne consegue che, se in un periodo diverso dell’anno l’attuale consistenza delle forze dell’ordine appare inadeguata, figuriamoci quale drammatica condizione determina il massimo afflusso“, si legge nella lettera inviata al Ministro.

“Maggiore aggravamento ancora consegue dalla presenza di persone assoggettate all’anzidetto confino o agli arresti domiciliari, talvolta provenienti addirittura da altri comuni. Or dunque la fattispecie diviene oggettivamente di estrema preoccupazione e di difficile gestione anche da parte degli stessi addetti alla tutela dell’ordine, peraltro sempre puntuali, validi ed apprezzabili”, conclude il partito nel documento.

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