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Giornata Mondiale del donatore di sangue 2021: l’evento del 14 giugno

14 giugno 2021 | 07:00
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Giornata Mondiale del donatore di sangue 2021: l’evento del 14 giugno

Curiosità sulla nascita della Giornata Mondiale del donatore di sangue e tutti i dettagli sull’evento virtuale in programma

Donare il sangue, oggi più che mai, è un’azione che vale una vita. Dare una speranza di vita nel momento critico che stiamo attraversando fa bene all’animo e per ricordare l’essenzialità di questo gesto il 14 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del donatore di sangue, che nasce con l’obiettivo di sensibilizzare i governi e le autorità sanitarie a potenziare la rete che garantisce le donazioni.

Le origini

La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue è stata istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e si celebra in tutto il mondo proprio il 14 giugno, giorno della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh.

I dati

Nel 2020 i donatori totali sono stati 1.626.506, in calo del 3,4% rispetto al 2019, si legge nel monitoraggio annuale del Centro nazionale sangue. I nuovi donatori sono stati 355.174, in calo del 2,0%. Aumentano i donatori in aferesi, quelli cioè che donano plasma o singoli componenti del sangue, che nel 2020 sono stati 217.638 (+7,5%). Le donazioni sono state quasi 2,9 milioni, di cui 2,5 milioni di sangue intero e il resto in aferesi. Ogni donatore in media effettua 1,8 donazioni l’anno. In calo i pazienti trasfusi, 638mila contro 603mila, e le trasfusioni totali: 2,8 milioni contro 2,9 milioni del 2019. Il sistema ha permesso comunque di garantire oltre 5 trasfusioni al minuto ai pazienti. Continua a salire l’età media dei donatori, con un calo di quelli tra 18 e 25 ani, scesi sotto i 200mila, e di quelli nelle fasce superiori fino a 45 anni; in aumento invece i donatori al di sopra di questa età.

L’evento

Nel 2021 l’Oms ha assegnato all’Italia l’organizzazione del “World Blood Donor Day Global Event”, su iniziativa del Ministero della Salute, del Centro Nazionale Sangue e delle principali Associazioni di donatori di sangue. Anche se non sarà possibile ospitare le celebrazioni, sarà comunque l’occasione per ascoltare tante voci e tante esperienze e per condividere il nostro sistema sangue, che si basa sui principi di una donazione volontaria, periodica, anonima e non remunerata e che trova il perfetto complemento nel ruolo determinante delle Associazioni e Federazioni di volontariato del sangue.

“L’Italia prova a investire con ogni energia, ma abbiamo sempre più bisogno di persone che facciano la propria parte, di donne e uomini che decidano di dedicare un pezzo del proprio tempo e di dare un po’ del proprio sangue a una causa che è giusta e importante – ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza -. Lavoreremo per organizzare sempre al meglio le nostre reti ma abbiamo bisogno chiaramente del consenso e della vicinanza di tantissime persone. Voglio ringraziarle tutte, proprio in vista di queste giornate, voglio ringraziare tutti coloro che decidono di donare il sangue perché è un atto giusto, bello e che consente di far funzionare davvero il nostro Servizio sanitario nazionale. Ci prepariamo a queste due giornate con lo spirito giusto – ha aggiunto -, consapevoli di questa fase così difficile che abbiamo affrontato e che oggi possiamo affrontare con maggiore fiducia soprattutto grazie alla presenza dei vaccini e grazie a un quadro epidemiologico che è più incoraggiante rispetto alle settimane precedenti”.

L’appuntamento, in modalità virtuale, il 14 e 15 giugno. Il Villaggio virtuale, con gli stand informativi, e l’evento istituzionale, con la presenza, tra gli altri, del ministro della Salute Speranza e del segretario generale Oms Ghebreyesus. I messaggi del Papa e del presidente Mattarella.

“Give blood and keep the world beating”: Dona il sangue e permetti al mondo di continuare a scandire il suo ritmo. È lo slogan che accompagna la Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebra in Italia il 14 e 15 giugno. Dopo lo stop del 2020, a motivo della pandemia di Coronavirus, torna dunque l’appuntamento con l’iniziativa istituita dall’Oms nel 2005, ospitata, seppure in modalità virtuale, dall’Auditorium di Roma. A renderlo possibile, la stretta collaborazione tra ministero della Salute, Centro nazionale sangue e CIVIS la sigla che raccoglie le principali associazioni italiane di donatori (Avis, Fidas, Fratres, Croce Rossa), con la collaborazione di DonatoriNati, l’associazione dei donatori della Polizia di Stato.
(Il Faro online)