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“Il mio impegno tra entroterra e mare”: gli obiettivi del candidato Caliendo per il X Municipio

"Punto ad un percorso di interconnessione per avvicinare il mare alla città ed un Distretto turistico, culturale e tecnologico"

Ostia – “In questa breve corsa verso le Primarie 2021 Municipio X ho incontrato tantissime persone. E’ stata un’occasione importante per riportare temi politici di nuovo al centro, e soprattutto Ostia al centro. E’ arrivato il momento di fare uscire uno dei più importanti Municipi di Roma da questo brutto periodo e rilanciare i progetti per questa città”. A parlare è Antonio Caliendo, candidato alle primarie del centrosinistra per la corsa al Municipio X.

“Ho deciso di candidarmi alle primarie del Centro Sinistra – spiega Caliendo – perché vivo il riscatto di Ostia come fosse il mio riscatto. Voglio farcela nell’intento di trasformare il luogo in cui in tanti abbiamo sofferto e sperato, in una realtà moderna e tecnologica, un distretto culturale, turistico ed innovativo. Un luogo dove fare crescere i nostri figli per non dover essere costretti a mandarli a studiare e vivere altrove. Per realizzare ciò, credo che questa realtà abbia bisogno di competenze, pianificazione e di chi fa l’Amministratore di professione”.

Antonio Caliendo, professione Amministratore. Partiamo dall’entroterra dove c’è tanto da sviluppare. Qual è il suo programma?

“Mi impegnerò per recuperare e valorizzare le aree agricole per crearne un vero Distretto rispettando l’antica origine del nostro territorio. Lavorerò per progettare le reti ciclabili indispensabili per interconnettere i vari quadranti dell’entroterra con la parte litoranea e la città di Roma.

Il verde pubblico non è altro che il polmone verde delle nostre città, considerata l’importanza lavorerò affinché alcune aree verdi siano trasformate in parchi, penso al Parco del Drago, ai Monti di San Paolo, alla Valle Porcina e il recupero del prezioso Parco della Madonnetta.

E poi il Sottopasso di Via di Dragoncello- Via Macchia Saponara, indispensabile per unire due quadranti importanti così da dare finalmente un assetto urbanistico definitivo al quartiere Monti di San Paolo. Per non parlare del forte disagio dovuto al traffico che i cittadini sono costretti a subire ogni giorno sulla via del Mare, precisamente altezza di Acilia. Il mio impegno sarà quello di trovare una soluzione affinché il traffico non sia più così fortemente congestionato nelle ore di punta. Come anche portare a compimento il raddoppio del tratto di via di Acilia da Via L. Mellano all’inserimento con Via Cristoforo Colombo.

E poi le infrastrutture. Cercherò di migliorare la comunicabilità tra quartieri limitrofi realizzando brevi tratti di strade o variando i sensi di marcia e creare aree di benvenuto che narrano ognuna la loro storia all’entrata di ogni singolo quartiere.

Il mio impegno per la Roma -Lido. Manutenzione e opere strutturali per migliorare la fruibilità della linea ferroviaria. Lavorerò affinché il Tevere diventi la terza via per arrivare nel cuore di Roma realizzando dei giardini di affaccio. E infine, mi impegnerò per realizzare un collegamento che va dall’entroterra a Fiumicino (altezza Dragona). Un’asse di collegamento trasversale che permetterebbe di abbracciare tutti i quartieri dell’entroterra.

Un nuovo collegamento tra la città e il suo mare. Cosa intende per sviluppo turistico?

“L’industria del mare è la nostra più grande risorsa, materia prima che può essere trasformata in turismo puro, avvalendoci di strumenti innovativi e promuovendo il lavoro che ne scaturisce. E’ tempo di ripartire con gli asset che rendono unica una città balneare e che merita di trasformarsi in una meta turistica internazionale.

Poi c’è l’asset archeologico ambientale. Ostia Antica è il secondo sito archeologico più grande al mondo. Un patrimonio dal valore storico, artistico e architettonico immenso. Ma penso anche al Borgo con il Castello di Giulio II, la Cattedrale di Sant’Aurea, gli Affreschi di Baldassare Peruzzi. E poi la Tenuta di Castel Fusano con il Castello Chigi, il gioiello del 1600, le antiche rovine della Villa di Plinio, il basalto della via Severiana.

Per poi passare alla città, proprio dove si trova la sede del Municipio ed il quartiere razionalista immerso tra i villini del primo ‘900, le storiche costruzioni di pregio architettonico, Tor San Michele, progettata addirittura dal genio di Michelangelo. La strada per il futuro è già scritta. Ripartiamo dal turismo come asset strategico per lo sviluppo territoriale. Immagino una politica forte di marketing territoriale e lo sviluppo di servizi turistici, come avviene in tutto il mondo”.

Come immagina la crescita socio economica del Litorale romano?

“Con Politiche di sviluppo occupazionale, valorizzando le potenzialità territoriali ancora inespresse, questo è l’unico vero antidoto alla criminalità e al disagio sociale. Attraverso un network di imprese sane che facciano rete per lo sviluppo economico ed occupazionale di questo territorio è possibile il riscatto dell’economia, per gestire il cambiamento nella legalità.

Puntiamo sul decoro e sulla sicurezza dei nostri quartieri, – conclude Caliendo – rimettendo al centro della questione sociale quel senso di appartenenza di chi è stato frenato dall’immagine negativa di una città ferita nel suo orgoglio. Si può realizzare uno Smart Land dove diverse identità territoriali potranno esprimersi al meglio, un’interconnessione di artigianato ,tecnologia, turismo, ambiente”.
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