Seguici su

Cerca nel sito

Sperlonga2021, è Vincenzo Viola “l’arma segreta” contro Cusani

FdI, FI, Lega, in chiave civica, sotto il segno di Vincenzo Viola. Insieme a tutti coloro che "vorranno impegnarsi per il bene di Sperlonga, dando un segno di discontinuità con il passato"

Sperlonga – Nella perla del sud pontino il centrodestra è riuscito a centrare un obiettivo che altrove, in provincia, sembrava impossibile: presentarsi unito alle amministrative, seppur in chiave civica e con il dichiarato intento di superare ogni steccato politico.

Sotto il nome di Vincenzo Viola

Un dialogo quello tra Sara Kelany (FdI), Joseph Maric (FI) e Antonio D’Arcangelo (Lega) nato da una necessità chiara a tutte e tre le parti chiamate in causa: schierare un’alternativa valida ad Armando Cusani, attuale Primo cittadino del Borgo.

Partendo da questi presupposti, sono state lunghe le trattative, anche in virtù della volontà di coinvolgere le forze civiche di Sperlonga, per allargare il raggio di azione della coalizione. Ma, finalmente, anche Sperlonga ha il suo primo candidato sindaco. Si tratta di Vincenzo Viola, eccellenza pontina e del “Dono Svizzero” di Formia (di cui è direttore facente funzione del reparto di chirurgia generale e d’urgenza), 57 anni compiuti da poco.

“L’unica strada percorribile, se vogliamo davvero restituire a Sperlonga il prestigio di un tempo – hanno spiegato Kelany, Maric e D’Arcangelo-, è quella di investire in un laboratorio d’idee con persone che condividano una visione comune, predisposte al confronto e che vadano oltre gli steccati di partito.

Sperlonga deve invertire la rotta; registriamo la necessità di un cambio di passo che riporti gli sperlongani e tutte le categorie produttive al centro dell’attività amministrativa.”

E ancora: “Il dottor Viola sarà il volto di una nuova coalizione, aperta alla partecipazione di chi vuole impegnarsi realmente per il bene di Sperlonga e dare un importante segno di discontinuità rispetto ad un modo “centralizzato” di amministrare il Borgo che ha logorato tutti e annichilito ogni forma di espressione propositiva nell’interesse degli sperlongani”.

Sperlonga cambia e quella trattativa sfumata

Prima di proporre il nome del dottor Viola, sempre con il dichiarato obiettivo di formare una coalizione in grado di sfilare Sperlonga dalle mani di Cusani, il centrodestra aveva avviato un dialogo anche con “Sperlonga cambia”, il movimento civico che, nelle elezioni del 2016 propose Marco Toscano sindaco e che ora siede tra i banchi della minoranza.

Una trattativa sfumata, però, perché non si sarebbe riuscita a trovare la giusta sintesi, con particolare riferimento sul nome da proporre per la carica più importante, quella più ambita. Una consapevolezza questa, che, poi, avrebbe portato il centrodestra ad andare per avanti per la propria strada, seppure sempre in chiave civica, proponendo al dottor Viola di guidare le “truppe”.

“Preso atto che qualcuno non ha creduto sino in fondo nell’opportunità e nell’importanza di costruire un percorso che andasse al di là dei personalismi e delle aree di riferimento politico – sottolineano infatti Kelany, Maric e D’Arcangelo -, è emersa la convinzione di dover unire tutte le diverse forze politiche e civiche sperlongane per condividere, attraverso il confronto e il dialogo, un percorso finalizzato al cambiamento di cui ha bisogno Sperlonga.”

Viola: “Sperlonga deve ripartire uscendo dall’isolamento politico e istituzionale”

Apprezzato e stimato chirurgo che ha guidato per oltre un decennio il reparto di chirurgia del San Giovanni di Dio e che, prima di approdare al Dono Svizzero, ha lavorato anche al Fiorini, il dottor Viola ha così commentato la sua investitura: “Mi è stato chiesto da tantissimi amici e concittadini, da diverse forze politiche e da realtà civiche assolutamente trasversali, la disponibilità di guidare un progetto nuovo per Sperlonga e io non posso tirarmi indietro rispetto a una richiesta che arriva dalla città in cui vivo e alla quale sono profondamente legato.”

Per il dottor Viola la sua investitura è un dovere, una responsabilità, che nasce dalla consapevolezza delle condizioni in cui versa Sperlonga: “Il Borgo ha bisogno di ripartire ed è dovere di ognuno adoperarsi affinché la crisi economica, acuita anche dalla pandemia, non si traduca in un peggioramento delle condizioni di vita e di prospettive per le nuove generazioni.

Sento la responsabilità di riportare un’armonia e una serenità sociale che da troppo tempo non sono più percepite dalla nostra piccola comunità, dove le diversità e differenze di vedute non possono continuare a essere elementi discriminati e di tensione. Dobbiamo riscoprire valori come solidarietà, sicurezza, partecipazione e coesione sociale, abbandonando egoismi, personalismi e contrapposizioni sterili.”

Viola non si risparmia e ammette candidamente: “Oggi Sperlonga è ferma su tutti i settori fondamentali: siamo indietro nelle politiche di promozione del nostro territorio nonostante il grande lavoro svolto dagli operatori economici per un’offerta turistica di qualità; così come non è possibile che la gran parte delle nostre aziende agricole sono ancora in attesa dal Comune dei ristori già stanziati dalla Regione per i danni causati dall’evento calamitoso dell’ottobre del 2018, come insufficienti sono le azioni e i progetti realizzati nel campo socio-sanitario e delle politiche sociali non rispondenti alle reali esigenze dei cittadini.”

Gli “ingredienti” da cui ripartire

Ma, se il dottor Viola non fa sconti sui problemi che affliggono il Borgo in cui vive ormai da due anni, è anche fiducioso, ammettendo quelli che, per lui, sono gli “ingredienti” da cui ripartire per invertire la rotta: in primis, le opportunità offerte, a livello nazionale, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, non da meno, da una squadra coesa, che sappia spendersi per il bene della propria comunità.

“L’imminente approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – afferma infatti il dottor Viola – sarà una grande opportunità anche per i piccoli Comuni per intercettare risorse per la digitalizzazione, per la transizione ecologica, per l’agricoltura, per il turismo, per la formazione e l’occupazione soprattutto di giovani e donne.

Per questo serve una nuova squadra alla guida del Comune, una squadra con esperienza ed entusiasmo ma soprattutto pronta ad affrontare i vari e veri problemi dei cittadini. Sperlonga – conclude Viola, con una frecciatina – ha bisogno di uscire dall’isolamento relazionale e istituzionale in cui è stata relegata negli ultimi anni dall’attuale Amministrazione, perdendo qualsiasi contatto regionale, nazionale ed europeo.

Non è più pensabile avere “un uomo solo al comando”; al contrario al mio fianco avrò persone validissime che vogliono spendersi per il bene comune mettendosi a disposizione della nostra comunità, con capacità e grande autonomia, per amministrare la nostra Sperlonga”.

Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Sperlonga