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Urbanistica e centri commerciali, botta e risposta Grando-Pascucci

Il Sindaco di Ladispoli critica la scelta di realizzare un centro commerciale al confine con la cittadina, la replica del Sindaco di Cerveteri: "Prima di parlare di noi Grando guardi a casa sua"

Botta e risposta tra i sindaci di Ladispoli e Cerveteri. A parlare per primo è stato Alessandro Grando, sindaco di Ladispoli che, nel replicare alle critiche degli ultimi giorni sulla Commissione Urbanistica, “critica” anche la gestione della cittadina etrusca. Di seguito l’intervento di Grando:

In questi giorni alcuni partiti e personaggi politici hanno pubblicato dei comunicati stampa nei quali sono state diffuse le solite false notizie, stavolta in merito al piano particolareggiato recentemente adottato dal Consiglio comunale. Hanno parlato di commissione urbanistica irregolare, di procedura forzata, di documentazione assente e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente nulla di tutto ciò corrisponde alla realtà dei fatti.

La commissione urbanistica è stata regolarmente convocata, tutta la documentazione era depositata, a disposizione dei consiglieri comunali, presso l’ufficio tecnico e presso la segreteria generale e la procedura è stata assolutamente conforme alle leggi e ai regolamenti vigenti.

Qualcuno è addirittura riuscito ad affermare che avrei cacciato dei cittadini (in realtà erano i soliti politicanti locali) dalla seduta della commissione che si è svolta lo scorso 17 giugno. Forse questi signori non sanno, o meglio, fanno finta di non sapere, che dall’inizio dell’emergenza sanitaria tutte le commissioni e i consigli comunali si svolgono a porte chiuse, senza eccezioni. Ma adesso entriamo nel merito del progetto.

Il piano particolareggiato si sviluppa al km 38 della via Aurelia, prevede la realizzazione di 3 medie strutture di vendita e di circa 10 negozi di vicinato, è conforme alle previsioni della variante al piano regolatore generale adottata dal centro sinistra nel 2010 nonché alla variante riadottata dalla mia amministrazione nel 2019, con una differenza sostanziale: la cubatura è stata dimezzata.

Vale la pena di ricordare che, con la revisione messa in atto dal sottoscritto e dalla maggioranza tutta, la variante al prg è stata complessivamente alleggerita di ben 980.000 metri cubi su tutto il territorio comunale. Tornando al piano particolareggiato, i vantaggi per la nostra città sono molteplici:
-Oltre 1.300.000 euro di opere pubbliche da acquisire al patrimonio comunale (viabilità, parcheggi, sotto servizi, impianti di illuminazione, verde pubblico ecc.);
-600.000 euro di oneri di concessione;
-300 nuovi posti di lavoro;
-950.000 euro di contributo straordinario che potranno essere utilizzati per nuove opere pubbliche.

Il Comune incasserà il contributo straordinario proprio perché il proponente ha chiesto di anticipare le previsioni della variante al prg. Se avessero atteso l’approvazione definitiva da parte della Regione Lazio il contributo non sarebbe stato dovuto.

Questi fondi saranno disponibili durante la prossima consiliarura, quindi è giusto che sia la prossima amministrazione a decidere quale uso farne. Personalmente non mi dispiacerebbe se quei fondi venissero utilizzati per riqualificare il parco pubblico di via Firenze, ristrutturando gli impianti sportivi esistenti e creandone di nuovi, e per realizzare dei percorsi ciclopedonali sulle sponde del fiume Vaccina, con due ponti pedonali di collegamento tra il quartiere Caere Vetus e l’Ufficio postale e tra via del Porto e via Firenze.

Per quanto riguarda la “manifestazione” che si è svolta in piazza Falcone durante la seduta del Consiglio comunale credo che da parte di alcuni sia stata messa in scena una vera e propria farsa. I politici che protestavano sono gli stessi che nel 2010 avevo pianificato quell’area con la medesima destinazione d’uso, ma con il doppio della cubatura realizzabile.

Tra loro c’erano anche esponenti del partito Italia in Comune, che da 10 anni amministra Cerveteri, dove è stato recentemente approvato un parco commerciale da mezzo milione di metri cubi al confine con Ladispoli. Quando questi signori attraversano il confine in direzione Cerveteri sono favorevoli alla realizzazione di mega centri commerciali, che però stranamente non danno fastidio a nessuno e non mettono a repentaglio il comparto commerciale della nostra città.

Quando tornano indietro si travestono da ambientalisti, sono contrari al cemento e preoccupati per la sopravvivenza delle attività commerciali del posto. Non credo ci sia altro da aggiungere per descrivere queste facce di bronzo. Noi continueremo a lavorare per il bene della nostra città, così come abbiamo fatto fino ad ora.

Nell’ultimo anno di mandato vogliamo portare a termine i tanti progetti che abbiamo avviato: i lavori del palazzetto dello sport proseguono a gonfie vele (a costo zero per il Comune), a giorni consegneremo la nuova caserma dei Carabinieri (già ultimata), nei prossimi mesi aprirà il nuovo Commissariato di Polizia (immobile messo a disposizione gratuitamente dal Comune), proseguono regolarmente le procedure per mettere a gara i lavori di restauro di Torre Flavia (2 milioni di finanziamento statale), stiamo per mettere a gara l’ultimo lotto di lavori per asfaltare altre decine di km di strade (3 milioni di investimento), a breve inizieranno i lavori di riqualificazione di altre aree giochi e parchi pubblici (180.000 euro di investimento).

Il tutto mentre stiamo per ultimare il progetto di messa in sicurezza del litorale con il posizionamento di barriere soffolte sul tratto di costa compreso tra Torre Flavia e la foce del Sanguinara (6 milioni di finanziamento).
Inoltre oggi abbiamo appreso di aver ottenuto un finanziamento dalla Regione Lazio di circa 1.500.000 di euro, grazie al quale potremo realizzare un percorso ciclopedonale di collegamento tra Torre Flavia e il centro di Ladispoli, passando per i giardini centrali di via Ancona/via Odescalchi, nonché ampliare la passeggiata del lungomare Marco Polo nel tratto mancante tra Via Sanremo a Via Tirrenia. Alla luce di quanto elencato è evidente che non abbiamo tempo da perdere in inutili polemiche, quelle le lasciamo a chi non ha nulla di meglio da fare. Per noi parleranno sempre i fatti.

Immediata la replica del Sindaco di Cerveteri, il cui intervento riportiamo per intero di seguito:

Generalmente non ritengo opportuno intervenire sulle scelte di altre amministrazioni anche quando, come spesso è accaduto nel corso degli ultimi 4 anni a Ladispoli, non condivido le decisioni prese.

Ognuno dovrebbe governare in autonomia la propria comunità nel rispetto del mandato ricevuto dai cittadini. In questi anni spesso ho dovuto però rispondere a interventi fuori luogo e mai veritieri del Sindaco di Ladispoli Alessandro Grando, che, invece sembra ami parlare spesso del nostro Comune.

In queste ore prima durante una manifestazione, poi attraverso un comunicato stampa, ha fornito dati completamente inventati sulle vicende urbanistiche di Cerveteri e ritengo pertanto doveroso ripristinare la verità.

Cerveteri ha un territorio oltre 5 volte più grande di quello di Ladispoli; nonostante questo i 9 anni della nostra Amministrazione sono stati caratterizzati da una quasi totale riduzione dei metri cubi previsti in passato e da una fortissima tutela contro il consumo di suolo.

Abbiamo annullato tutti i patti territoriali che prevedevano una colata di centinaia di migliaia di metricubi. Abbiamo fermato la realizzazione di un grande centro commerciale sull’Aurelia in località Beca.

Abbiamo adottato il nuovo Piano Regolatore che ha di fatto vincolato aree che invece precedentemente prevedevano espansione. E soprattutto, non sono sorte mega strutture commerciali o residenziali, come invece abbiamo visto accadere nella vicina Ladispoli.

È evidente che con il Sindaco Grando abbiamo due visioni dello sviluppo del territorio diametralmente opposte. Ma, come detto, ognuno ha la sua autonomia. Egli però ha citato un fantomatico centro commerciale da 500.000 metricubi, di fatto riuscendo a sbagliare due cose nella stessa frase. L’intervento a cui maldestramente si è riferito, infatti riguarda l’area artigianale che si trova all’incrocio tra la Via Fontana Morella e la Via Aurelia dove è stato progettato un parco commerciale, artigianale e a servizi che non soltanto ha meno di un terzo dei metri cubi dichiarati dal Sindaco Grando (121.000 circa), ma prevede un numero di metri cubi di gran lunga inferiore a quello che era stato pianificato precedentemente. Forse il Sindaco Grando sostiene che la nostra città non abbia diritto di dotarsi di un’area artigianale e commerciale?

Ma c’è un ultimo aspetto importante: non stiamo parlando di aree sulle quali un proprietario farà una speculazione, ma di lotti individuati da oltre 40anni già previsti nel vecchio piano regolatore. Non mi sembra sia in nessun modo comparabile con quanto approvato dal suo Consiglio comunale l’altra sera.

Visto poi che stiamo parlando di tutela delle aree, mi preme far presente che in questi anni abbiamo proceduto a far abbattere uno stabilimento balneare e un parcheggio presenti all’interno della Palude di Torre Flavia che erano lì da sempre. Abbiamo inoltre recintato il perimetro della palude impedendo di fatto tutte le attività precedenti che non erano assolutamente compatibili.

L’impressione è che al confine sud, dal lato di Ladispoli, l’Amministrazione non abbia fatto altrettanto.

Sarebbe opportuno, sempre, ma ancora di più quando si parla di un altro Comune, prima informarsi su come stanno davvero le cose e in secondo luogo essere certi che le politiche che si stanno mettendo in campo a casa propria abbiano per lo meno lo stesso spirito di tutela. Cosa che non è vera per l’Amministrazione Grando.

(Il Faro online)