Francesco: “Soldi e maghi sono rimedi sbagliati alle nostre mancanze di amore”

27 giugno 2021 | 12:59
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Francesco: “Soldi e maghi sono rimedi sbagliati alle nostre mancanze di amore”

Il Pontefice all’Angelus: “L’amore non si compra, non è né virtuale né apparenza”

Città del Vaticano – “La malattia più grande della vita è la mancanza di amore, è non riuscire ad amare” ma troppo spesso cerchiamo di colmare questa mancanza con “i rimedi sbagliati”. Affacciato su un’infuocata piazza San Pietro, Papa Francesco ammonisce i credenti che ricorrono a maghi e chiromanti: “Pensiamo che a renderci felici siano il successo e i soldi, ma l’amore non si compra. Ci rifugiamo nel virtuale, ma l’amore è concreto. Non ci accettiamo così come siamo e ci nascondiamo dietro i trucchi dell’esteriorità, ma l’amore non è apparenza. Cerchiamo soluzioni da maghi e santoni, per poi trovarci senza soldi e senza pace”.

Il Pontefice, prendendo spunto dal Vangelo odierno, invita a guardare la donna che viene guarita da Gesù (cfr Mc 5,21-43). “Più che la sua salute – sottolinea Francesco -, a essere compromessi erano i suoi affetti: aveva perdite di sangue e perciò, secondo la mentalità di allora, era ritenuta impura. Era dunque emarginata, non poteva avere relazioni stabili, uno sposo, una famiglia e rapporti sociali normali. Viveva sola, con il cuore ferito”. E a braccio aggiunge: “Qual è la malattia più grande della vita? Il cancro? La tubercolosi? La pandemia che stiamo vivendo? No, la malattia più grande della vita è la mancanza di amore. E la guarigione che più conta è quella degli affetti”.

“Soprattutto in questo tempo – spiega Bergoglio -, abbiamo capito quanto siano importanti il contatto, le relazioni. Lo stesso vale con Gesù: a volte ci accontentiamo di osservare qualche precetto e di ripetere preghiere come i pappagalli, ma il Signore attende che lo incontriamo, che gli apriamo il cuore, che, come la donna, tocchiamo il suo mantello per guarire. Perché, entrando in intimità con Gesù, veniamo guariti nei nostri affetti”.

Francesco continua poi a bacchettare i fedeli: “Nel Vangelo leggiamo che, pur stretto dalla folla, si guarda attorno per cercare chi lo ha toccato. C’è tanta gente, ma Lui va in cerca di un volto e di un cuore pieno di fede” mentre a noi, aggiunge ancora a braccio, piace guardare le cose negative degli altri, sparlare e spellare gli altri con la lingua, col chiacchiericcio. Ma che orizzonte è questo?”.

Al contrario, “Gesù non guarda all’insieme, ma alla persona. Non si arresta di fronte alle ferite e agli errori del passato, ma va oltre i peccati e i pregiudizi. Non si ferma alle apparenze, arriva al cuore. E guarisce proprio lei, che era scartata da tutti”.

“Sorella, fratello, lascia che Gesù guardi e guarisca il tuo cuore. E se hai già provato il suo sguardo tenero su di te, imitalo, fai come Lui. Guardati attorno: vedrai che tante persone che ti vivono accanto si sentono ferite e sole, hanno bisogno di sentirsi amate. Gesù ti chiede uno sguardo che non si fermi all’esteriorità, ma vada al cuore; uno sguardo non giudicante, ma accogliente. Perché solo l’amore risana la vita”, conclude il Pontefice impartendo la benedizione.

Dopo l’Angelus, il suo pensiero va “alle popolazioni del sudest della Repubblica Ceca, colpita da un forte uragano. Prego per i defunti e i feriti e quanti hanno dovuto lasciare le proprie case gravemente danneggiate”. Ma prega anche per il Medio Oriente: “Invito implorare la Misericordia Dio per la pace in quella regione. Che il Signore sostenga sforzi di quanti si adoperano per dialogo in Medioriente, dove la chiesa è nata ed è viva, nonostante” le costrizioni.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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