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Giornata Internazionale degli Asteroidi 2021: perché si celebra il 30 giugno

La Giornata Internazionale degli Asteroidi (Asteroid Day) si celebra il 30 giugno di ogni anno è nasce con l’obiettivo di attirare l’attenzione sull’importanza degli asteroidi, sia per la scienza che per l’umanità. L’’intento è quello di avviare una campagna informativa globale, consentendo alle persone  di scoprire il mondo degli asteroidi e ciò che è possibile fare per proteggerci da possibili impatti futuri.

La celebrazione di questa giornata fu proposta dall’Unesco nel 2014, da diverse personalità, tra cui Brian May, astrofisico e chitarrista dei “Queen”, Rusty Schweickart, astronauta dell’Apollo 9, Danica Remy, presidente della Fondazione B612 e Grig Richters, regista e attivista politico.

L data del 30 giugno sarebbe stata scelta proprio in ricordo dell’evento di Tungusca (30 giugno 1908), quando, un pianetino di 30-40 metri esplose nella stratosfera distruggendo e incendiando una vasta regione della Siberia (2mila e 150 chilometri quadrati), per fortuna disabitata.

Cos’è un asteroide

L’asteroide è un piccolo corpo celeste simile ad un pianeta terrestre, ma  generalmente privo di una forma sferica. Presenta in genere un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di grandi dimensioni, dato che tecnicamente anche i corpi particolarmente massicci recentemente scoperti nel Sistema solare esterno sono da considerarsi tali.

Si pensa che gli asteroidi siano residui del disco protoplanetario che non sono stati incorporati nei pianeti, durante la formazione del Sistema. La maggior parte degli asteroidi si trova nella fascia principale, e alcuni hanno degli asteroidi satelliti. Hanno spesso orbite caratterizzate da un’elevata eccentricità. Asteroidi molto piccoli sono conosciuti come meteoroidi.

Gli asteroidi composti per la maggior parte di ghiaccio sono conosciuti, invece, come comete. Alcuni asteroidi sono il residuo di vecchie comete, che hanno perso il loro ghiaccio nel corso di ripetuti avvicinamenti al Sole, e sono adesso composti per lo più di roccia.
(Il Faro online)