Il caso

Ufo sottomarini? Esistono anche gli Unidentified Submerged Objects (Uso)

3 luglio 2021 | 10:00
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Ufo sottomarini? Esistono anche gli Unidentified Submerged Objects (Uso)

Pochi lo sanno: non ci sono solo gli Ufo o Uap che volano nei cieli, ma anche quegli oggetti non identificati che si tuffano in acqua o vi nuotano al di sotto

Misteri – In estate ci sono molte persone in più sulle spiagge, come tutti ben sappiamo, ed oltre ad osservare il cielo di notte restando sulle sdraio e magari vedere quanti satelliti Starlink ci siano, possiamo inclinare lo sguardo verso il pelo dell’acqua e forse riuscire ad avvistare una di queste luci che arrivano direttamente in acqua o dall’acqua.

Uso è l’acronimo inglese di Unidentified Submerged Object o Unidentified Submarine Object (in italiano “oggetto sottomarino non identificato“, che in sigla farebbe Osni). Con questo termine si definiscono gli oggetti avvistati sopra o sotto la superficie del mare (o di laghi e fiumi), che non si è riusciti a identificare come oggetti o mezzi conosciuti.

Gli avvistamenti Uso sono meno numerosi di quelli relativi ai più noti Ufo, ma fra i recenti filmati trapelati da fonti della Marina militare degli Stati Uniti le cronache ne hanno diffuso uno nel quale viene in realtà ripreso lo schermo di un computer, dove si vede un oggetto che sembra immergersi in mare (leggi qui)

Tali avvistamenti, gran parte dei quali in realtà riconducibili a fenomeni naturali o ad oggetti militari, sono spesso attribuiti ad un’origine extraterrestre, e a volte correlati alla presenza di presunte basi aliene sottomarine, ma non mancano autori più fantasiosi che sono arrivati a tirare in ballo civiltà sottomarine più o meno correlate al mito di Atlantide. In Italia il massimo esperto di questi fenomeni è Marco Bianchini, che ha già pubblicato due edizioni del catalogo nazionale relativo a questi tipi di oggetti, l’UsoCat.

Da questo catalogo estraggo un caso avvenuto il 26 agosto 1984 a Campo Marino, in provincia di Taranto, indagato dall’ufologo barese Lello Cassano. Il caso è stato catalogato come “non identificato” perché si tratta dell’unico caso italiano che risulta inchiestato con una metodologia d’indagine ufologica scientifica, da parte un inquirente serio che ha intervistato i testimoni senza alcun pregiudizio o preconcetto, cosa assai rara in quanto ai nostri giorni pochi studiosi si prendono la briga di cercare i testimoni, andare sul posto, esaminare i luoghi ed i racconti e trarne un rapporto d’indagine approfondito: sembrerebbe che al giorno d’oggi basti fare quattro chiacchiere nei forum o limitarsi a postare foto e filmati di lucine senza alcun dato o elemento che aiuti a studiare e capire gli eventi.

Ma torniamo al nostro caso. Tre persone che stavano pescando con il palamito a bordo di una piccola imbarcazione, durante la notte, si accorsero che tra i 500 ed i 1.000 metri da loro il mare era diventato chiaro, come se una grossa scia si fosse resa visibile in un punto particolare. Uno di loro guardò l’ora ed erano le 03:00. Pensando che si trattasse di un sommergibile in emersione, i tre rallentarono la velocità della barca ed a quel punto videro un oggetto, di colore grigio chiaro e dai contorni un po’ sfuocati, che emerse dal mare senza alcun rumore e senza generare spruzzi. L’oggetto uscì dall’acqua con un’angolazione di 60°-70° e decollò scomparendo in cielo ad altissima velocità, dopo aver cambiato bruscamente direzione.

Come potete notare, è ben difficile capire di cosa si sia trattato. A differenza di altri casi Uso, questo oggetto non scende dal cielo in mare, quindi non può essere spiegato come un fenomeno atmosferico o meteorico. La dinamica dei fatti esclude anche un missile lanciato da sottomarino, come è successo in altre occasioni (alcune anche famose, come quello avvenuto sopra le isole Canarie il 5 luglio 1979 e visibile in foto), in quanto avrebbe emesso un getto infuocato con moltissimo fumo, come farebbe un missile Polaris o un Trident. E non essendo semplicemente rimasto a pelo d’acqua, non si trattava di un sommergibile o di un altro tipo di natante.

Inutile aggiungere che proprio questi sono gli oggetti non identificati che preferiamo: quelli ai quali non riusciamo a dare una spiegazione, perché è per la loro esistenza che continuiamo a raccogliere dati e studiare il fenomeno.

Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it

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