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Da Papa Francesco una benedizione speciale per i ragazzi del Cinema America

"Alcuni di noi non sono credenti, altri sì, ma abbiamo tutti raccontato a Sua Santità i territori in cui siamo nati e cresciuti. E lui ci ha risposto con questa affettuosa lettera"

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Città del Vaticano – “Abbiamo appena ricevuto il ‘saluto benedicente’ di Papa Francesco”. A farlo sapere è Valerio Carocci, a nome dei ragazzi e delle ragazze del Cinema America, oggi riuniti nell’Associazione Piccolo America. “Nei mesi scorsi, dialogando con Wim Wenders per l’organizzazione della retrospettiva a lui dedicata, gli abbiamo confidato che in questi anni abbiamo sempre sognato l’impossibile. Pertanto ci sembrava doveroso e opportuno, dato il suo ultimo documentario “Papa Francesco – Un uomo di parola”, invitare Sua Santità a presentare il film, che verrà proiettato alla Cervelletta il 24 luglio. D’altronde ne è il protagonista!”.

“Naturalmente – prosegue Carocci – sia noi che Wenders eravamo consapevoli dell’enorme difficoltà nell’organizzare tale momento, ma ognuno ha inviato una lettera personale al Santo Padre. La nostra, scritta a mano, è stata affidata all’amico Don Matteo Zuppi che ringraziamo con infinito affetto. Abbiamo raccontato le innumerevoli battaglie di questi ultimi dieci anni, dalla lotta spalla a spalla con i residenti per salvare l’ex Cinema America dalla demolizione e riconversione in parcheggi e mini-appartamenti di lusso, alla più recente vertenza con le associazioni di Colli Aniene e Tor Sapienza, affinché il Casale della Cervelletta torni a essere un luogo aperto a tutta la città. Ci siamo soffermati a spiegare il nostro impegno nel difendere la possibilità di offrire accesso gratuito ai servizi culturali e sociali, passando naturalmente per i sei anni trascorsi tra passione e burocrazia per riaprire il Cinema Troisi, dove il 30 settembre inaugureremo una sala da trecento posti e la prima aula studio aperta 24 ore al giorno, luogo di discontinuità urbana in cui chiunque potrà sentirsi a casa”.

“Alcuni di noi non sono credenti, altri sì, ma abbiamo tutti raccontato a Sua Santità i territori in cui siamo nati e cresciuti, perlopiù periferici” spiegano i ragazzi del Cinema America. “Quartieri dove gli unici servizi per noi ragazzi, oggi più che ventenni, sono stati garantiti da gruppi scout laici e cattolici, spazi occupati o autogestiti, nonché da campetti da basket e calcio che le parrocchie hanno sempre reso accessibili gratuitamente a tutti”.

“E così eccoci qui”, conclude Carocci “a pubblicare questa affettuosa lettera di risposta ricevuta al Cinema Troisi, per la quale ringraziamo di cuore Papa Francesco, augurandogli una pronta guarigione”.

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