La Manifestazione

Tirrito: “Ostia come Bibbiano, riportiamo a casa la piccola Beatrice”

9 luglio 2021 | 16:57
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La presidente del Laboratorio Una Donna: “Da tre anni questa bambina, che ha due zie pronte a prendersi cura di lei, è costretta a vivere in una casa famiglia”

Ostia – “Oggi Beatrice ha otto anni, ma ne aveva solo cinque quando i suoi genitori vennero considerati ‘non idonei’ a prendersi cura di lei: è stato allora che le istituzioni, senza tener conto delle sue due amorevoli zie – pronte ad accoglierla in casa loro all’istante -, l’hanno chiusa in un casa famiglia, privandola della possibilità di crescere con la sua. Tre anni più tardi, nonostante le innumerevoli battaglie legali delle zie e della cugina, Beatrice è ancora lontana dai suoi affetti, ‘ostaggio’ di una burocrazia contorta e incapace di guardare al caso particolare”.

A parlare è Maricetta Tirrito, presidente del Laboratorio Una Donna, che nella mattinata di oggi, venerdì 9 luglio, ha organizzato una manifestazione di fronte alla sede del Municipio X, a Ostia. Qui le due zie, la cugina e la mamma di Beatrice si sono incatenate per protestare contro l’ingiustizia che da tre anni sono costrette a subire: non poter crescere la loro bambina.

“Il tutore legale di Beatrice – denuncia Tirrito – non risponde neanche al telefono. Alle zie è concesso di vedere la bambina soltanto una volta a settimana e nient’altro”.

“Da qualche tempo – raccontano le zie e la cugina della bimba – Beatrice è diventata strana, scostante, fredda. Non sappiamo cosa le stia succedendo; cosa le stiano facendo. Nonostante i nostri numerosi tentativi, nessuno ci risponde, nessuno sa darci spiegazioni”.

“Il primo tutore che le era stato assegnato si era praticamente reso irreperibile, e così abbiamo ottenuto di poterlo cambiare. Ma le cose non sono andate meglio: pur avendo avuto due colloqui con lei, chiedendole di garantirci una certa reperibilità, ad oggi non riusciamo più ad avere alcun tipo di contatto. Ci siamo appellati a chiunque: abbiamo tempestato di email sia lei che i Servizi Sociali di Roma, senza ottenere alcuna risposta. Ma noi – sottolineano – non ci fermeremo mai: il benessere e la felicità della nostra bambina sono la priorità numero uno per la nostra famiglia”.

“A me non la vogliono ridare perché dicono che non sono idonea – spiega la mamma a ilfaroonline.it -. Però ci sono le zie, e un minore ha il diritto di stare con la sua famiglia, con i suoi cuginetti. Se la mamma non va bene, ci sono le zie; e le zie sono brave persone, che la rivogliono indietro per darle l’amore che merita e poi, piano piano, un giorno, fare avvicinare di nuovo madre e figlia”.

L’evento ha visto la partecipazione di diverse forze politiche, tra cui Mauro Ferri per la Lega, Isabella Brugaletta – in rappresentanza di Rachele Mussolini – per Fratelli d’Italia, Antonello Delle Monache per Rinascimento di Vittorio Sgarbi. Dopo numerosi tentativi, una piccola delegazione composta da Maricetta Tirrito, Mauro Ferri e Patrizia, una delle due zie di Beatrice, è stata ricevuta negli uffici del Municipio X dalla presidente Giuliana Di Pillo in persona, dall’assessore e dalla dirigente dei Servizi Sociali.

“A fronte della denuncia già fatta ai Servizi Sociali per false dichiarazioni al Pubblico Ministero, per le quali la bambina viene trattenuta nella casa famiglia – ha spiegato Tirrito al termine dell’incontro, durato più di un’ora -, abbiamo chiesto alla Presidenza di intercedere.

A Ostia sta succedendo esattamente quello che è successo a Bibbiano, ma noi non ci fermeremo finché Beatrice non sarà a casa con la sua famiglia, e lo faremo nel pieno rispetto della legalità e della verità”.

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