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Ostia, minaccia di morte moglie e figlie di 3 e 6 anni brandendo un coltello: arrestato

10 luglio 2021 | 09:21
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Ostia, minaccia di morte moglie e figlie di 3 e 6 anni brandendo un coltello: arrestato

L’uomo era stato inizialmente denunciato ma data la gravità dei fatti la Procura ha chiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Ostia – I Carabinieri di Ostia hanno arrestato un 45enne romano per maltrattamenti contro i familiari, dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice del Tribunale di Roma.

Il provvedimento è scaturito a seguito dell’intervento effettuato nei primi giorni dello scorso mese di giugno, allorquando i Carabinieri si erano precipitati nell’abitazione di Casal Palocco rispondendo alla richiesta di aiuto di una donna. La stessa, infatti, al culmine di un litigio scaturito per banali motivi, era stata minacciata di morte, insieme alle loro due figliolette di 3 e 6 anni, dal marito che brandiva un coltello; lo stesso dopo il misfatto si era velocemente allontanato dall’abitazione con il suo furgone.

Le immediate ricerche consentivano ai Carabinieri di rintracciare l’uomo mentre girovagava, alla guida del furgone, con ancora il coltello addosso. L’uomo, che risultava possedere regolarmente anche delle armi da fuoco cautelativamente ritirate nell’immediatezza, a seguito degli accertamenti clinici effettuati presso l’ospedale “G.B. Grassi”, era risultato positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche.

Nell’occasione, i Carabinieri denunciarono l’uomo, mentre la donna e i bambini, ancora in evidente stato di agitazione,  furono accompagnati presso l’abitazione di un familiare. Nelle ore successive la relazione dei militari alla Procura della Repubblica di Roma ha indotto quest’ultima a chiedere e ottenere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Il 45enne è stato, quindi, tradotto presso il carcere romano di Regina Coeli.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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