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Il 60% delle coste laziali è inquinato: il report di Goletta Verde – MAPPA INTERATTIVA

Legambiente: "Lungo la costa ci sono seri problemi di depurazione, derivanti maggiormente dalle foci dei fiumi. Le amministrazioni devono prendere provvedimenti per queste situazioni insostenibili"

Punti oltre i limiti di legge

Come ormai da anni denunciamo, lungo le coste laziali le maggiori criticità sono alle foci dei fiumi i cui campioni prelevati sono risultati in 14 casi su 18 oltre i limiti di legge (11 giudicati fortemente inquinati e 3 inquinati). Sono risultati fortemente inquinati la foce del fiume Marta a Lido di Tarquinia (VT), la foce del fosso Zambra a Marina di Cerveteri (RM), la foce del Rio Vaccina a Ladispoli (RM), del Tevere a Fiumicino (RM), la foce del Rio Torto e del Fosso Grande a Marina di Ardea (RM), la foce del Fosso Cavallo Morto ad Anzio (RM), la foce del canale Loricina presso via Matteotti a Nettuno (RM), la foce Verde a Latina, la foce del fosso all’altezza di via Gibraleon a San Felice Circeo (LT) e la foce del Rio Recillo a Scauri (LT). Risultati inquinati la foce del Fiume Arrone a Fregene (RM), la foce del canale S. Anastasia a Fondi (LT) e la foce del Rio Santacroce a Formia (LT).

Dei 7 campioni prelevati in mare, solo uno è risultato oltre i limiti di legge, è il tratto di mare di fronte al canale Crocetta a Torvaianica (RM).

“Con i risultati delle nostre analisi non giudizi di balneabilità sul mare di interi territori, per i quali c’è già il lavoro delle autorità regionali, ma torniamo a segnalare criticità anche gravissime sulle quali i comuni, i gestori del servizio idrico e della depurazione, le autorità locali, devono fare molto di più – dichiara Roberto Scacchi, Presidente Legambiente Lazio – soprattutto in luoghi dove, da anni, il prelievo ci consegna sempre i medesimi e pessimi risultati, e soprattutto per i punti fortemente inquinati che arrivano in porzioni di spiaggia ad altissima balneazione. Molti dei punti fortemente inquinati, lo sono anche da 10 anni consecutivi, a conferma che poco o niente è stato fatto per risolvere le criticità ed è un problema che non riguarda solo i comuni costieri ma anche quelli dell’entroterra. Procederemo con esposti alla Procura della Repubblica per denunciare questi punti critici e a pretendere che le autorità indaghino sulla genesi di questo inquinamento. Grandi criticità che tornano ad essere evidenti a San Felice Circeo e a Nettuno, così come a Tarquinia, Anzio, Fiumicino, Minturno, Pomezia, Ardea, Roma, Anzio, Sant’Anastasia di Fondi e Formia; per tutti questi luoghi e verso tutte le amministrazioni e istituzioni del territorio, mettiamo a disposizione questi risultati e ogni sforzo possibile per risolvere i problemi”.