Il Fatto

Street art a Fiumicino: perché è stato scelto il Villaggio Azzurro per i nuovi murales

15 luglio 2021 | 13:09
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Street artist al lavoro al Villaggio Azzurro per riqualificare il complesso Ater: ecco chi ha pagato il progetto e l’idea che c’è dietro

Fiumicino – Continua a tenere banco a Fiumicino la polemica sul murales al Villaggio Azzurro. Solo pochi giorni fa alcuni residenti avevano bloccato il furgoncino con gli artisti (leggi qui), autorizzati da Comune e Ater, giunti sul luogo per realizzare opere di street art sulle pareti degli immobili. Gli abitanti contestano l’uso di soldi per abbellire esteticamente i palazzi che “necessitano invece di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

Ma chi paga questi murales? Va chiarito che queste opere d’arte non sono finanziate con soldi pubblici. Per realizzarle è stato lanciato sui social un crowdfunding, ovvero una raccolta fondi. Soldi di privati, dunque, che inizialmente erano destinati per nuovi murales nel territorio comunale di Roma. Ma nella Capitale il progetto non è andato a buon fine e il Comune di Fiumicino, intercettando la possibilità di realizzare queste opere nelle proprie zone, ha proposto il Villaggio Azzurro. In tutto saranno sette le pareti decorate.

Fonti vicine all’Amministrazione comunale della cittadina aeroportuale fanno sapere che l’obiettivo di questa riqualificazione è portare beneficio all’intera area del Villaggio Azzurro. Infatti, sul posto, a lavorare, ci sono artisti di strada, fra i 20 e i 40 anni, conosciuti in tutta Europa. L’idea è che rendendo l’area un “museo a cielo aperto”, con opere firmate da grandi artisti, si possano riaccendere i riflettori sulle problematiche evidenziate dai residenti.

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