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Buon compleanno Faro online

16 luglio 2021 | 11:33
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Buon compleanno Faro online

14 anni e non sentirli. Con il nostro motto, quello di sempre: fare, saper fare, far sapere.

Oggi Il Faro online compie 14 anni. E’ un compleanno particolare, in piena pandemia, dopo una anno terribile dove, però, abbiamo assolto al nostro compito di informare su ciò che stava accadendo. Ci siamo posti un obiettivo: dare risposte più che cercare notizie. E così abbiamo fatto, intercettando le paure, i bisogni, le aspettative della gente. Che erano poi anche le nostre, delle nostre famiglie.

Ma spettava a noi il compito di informarci per rispondere alle domande. Un approccio che ci ha consentito grandi numeri, ma soprattutto grandi gratificazioni umane.

Il mondo dell’informazione è cambiato, sui social tutti scrivono di tutto e, quasi sempre, arrivano prima dei giornalisti. Postano foto, video, fanno commenti, emettono giudizi, raccontano… Ma quanto di tutto ciò può considerarsi attendibile? Ecco che la figura del giornalista, quello vero, quello professionalmente preparato, ritorna indispensabile per distinguere il vero dal verosimile, per fare quello sforzo in più di controllare, verificare, analizzare… e poi scrivere; seppur con tempi da “velocità della luce”, perché così va il mondo oggi.

Quasi sempre arriviamo “prima”, ma abbiamo scelto molte volte di arrivare “dopo” per raccontare “meglio”, e ci siamo conquistati quella credibilità che ci inorgoglisce. In tanti ci dicono: “Prima di decidere se una cosa è vera, la voglio vedere sul Faro”, e questo è il premio più grande per le fatiche di non avere sabato e domenica, feste comandate, giorno o notte.

Siamo un giornale atipico: prima le persone e poi le notizie. Vale dentro la redazione, vale nei confronti della gente. Cerchiamo di approcciarci agli eventi più spinosi senza puntare il dito; ci sono altre istituzioni (magistratura in primis) deputate a fare questo. A noi spetta il compito di raccontare, non travisare la realtà, rimanere sulla cronaca senza ergerci a giudici. Ma ci spetta anche l’onere del controllo delle istituzioni, senza piaggeria. E spesso paghiamo (o sarebbe più onesto dire “non incassiamo”) per questo.

Ma va bene così. Conta sicuramente più il rispetto che pretendiamo dalle istituzioni e restituiamo ai nostri lettori. Intanto abbiamo superato la pandemia, siamo un giornale diffuso (e i dati di cui parliamo sono di Google, non sono “autoprodotti”), siamo una testata stimata.

Grazie a tutti i lettori, senza i quali non avrebbe senso fare tutto questo, e grazie alla squadra che ogni giorno permette di fare tutto ciò che si vede: giornalisti, collaboratori, grafici, analisti, programmatori, marketing, commerciale.

Resta il nostro motto, quello di sempre. Ormai diventato un invisibile filo nel dna di ciascuno di noi: fare, saper fare, far sapere.