Sulla Roma-Lido mancano i treni: cinque stazioni a rischio soppressione da settembre

17 luglio 2021 | 08:00
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Sulla Roma-Lido mancano i treni: cinque stazioni a rischio soppressione da settembre

Se la Regione non riuscirà a reperire altri quattro treni, dalle prossime settimane la linea funzionerà solo tra Lido Centro e Eur Magliana

Ostia – Se nelle prossime settimane non salteranno fuori quattro treni da accostare agli altrettanti attualmente in uso, la Roma-Lido dovrà fare a meno di cinque stazioni: Porta San Paolo, Basilica San Paolo, Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo.

E’ quanto emerso durante l’incontro fra il Comitato pendolari Roma-Ostia e la Regione Lazio svoltosi ieri, giovedì 15 luglio, e ottenuto dopo le proteste dello scorso 1 luglio (leggi qui). “Dalle prossime settimane, certamente dalla ripresa di settembre, se non recupereranno almeno quattro treni affidabili, coi quattro treni rimasti taglieranno il ramo basso e quello alto della Roma Lido”, spiegano i rappresentanti del comitato.

“La linea – riferiscono – funzionerà solo tra Lido Centro e Eur Magliana, con trasbordo su navette a Ostia, ma neppure han saputo dire quanti bus ci saranno e chi li dovrà assicurare (se Cotral o Atac), e col trasbordo sulla Metro B a Magliana, ma non sanno se la metro B, a settembre, reggerà l’afflusso quasi integrale dei passeggeri in arrivo da Ostia e Acilia”.

Al momento, infatti, la linea può contare su soli quattro treni funzionanti, a fronte degli otto – scesi a sette già ad aprile dopo il guasto tecnico a Tor di Valle (leggi qui) – di cui dovrebbe disporre.

Una situazione che sta creando fortissimi disagi ai passeggeri, specie a chi, ogni giorno, si serve della “Freccia del Mare” per andare a lavorare: attualmente, infatti, il tempo d’attesa sulla banchina si aggira intorno alla mezz’ora. Ufficialmente, però, il servizio risulta semplicemente… “rallentato”.

Degli 11 treni promessi dalla Regione Lazio per le ferrovie Roma-Lido e Roma-Viterbo, due dovrebbero arrivare nel 2024, e gli altri nell’arco del successivo anno e mezzo. Si prospetta, dunque, un’attesa di circa tre o quattro anni: una vera e propria batosta per i pendolari, che da anni chiedono di accelerare l’iter burocratico per l’acquisto dei nuovi convogli.

“Abbiamo ricordato alla Regione – raccontano dal Comitato pendolari Roma-Ostia – le innumerevoli volte, dal 2015, in cui abbiamo segnalato la crescente carenza di treni affidabili sulle due linee: oggi è venuta drammaticamente a galla la realtà, che dimezza il servizio extraurbano della Nord e quello della Lido!”.

Ma non è finita qui. “Finalmente iniziano, tramite Rete Ferroviaria Italiana – annunciano i rappresentanti del comitato -, alcuni dei lavori alla infrastruttura finanziati dal Governo e previsti fin dal Patto per il Lazio dell’aprile 2016. Il primo, l’installazione del sistema di ‘scattato’ nelle sottostazioni elettriche della Lido, se fosse stato fatto nei tempi giusti, avrebbe evitato il pericolosissimo incidente al treno CAF300 del 2 aprile 2021; gli altri, se iniziati negli anni giusti, avrebbero consentito di lavorare ‘in costanza di esercizio’, certo con disagi, ma senza interruzioni della Lido. Invece, ci siamo sentiti dire dalla Regione che, come per l’allaccio delle nuove gallerie della stazione di Flaminio sotterranea alla linea vecchia (quando sarà), anche per la Lido è assai probabile che da gennaio sarà ‘necessario’ chiudere la ferrovia, tutta o a blocchi, per far lavorare meglio le imprese”.

Guai a chi, fra i pendolari, aveva osato immaginare, dopo un’estate di fuoco, un autunno ed un inverno migliori: a quanto pare, infatti, i mesi che attendono i migliaia di utenti della Roma-Lido saranno ancora più difficili di quelli appena trascorsi.
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