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Covid-19 e variante Delta: sull’Italia cala lo spettro di una nuova ondata e della zona gialla

C'è attesa per la cabina di regia del Governo, sul tavolo anche il Green pass obbligatorio

Roma – Aumentano i contagi Covid in Europa e in Italia e i casi di variante Delta. Il nuovo bollettino della Protezione civile ieri ha fatto registrare 3.127 nuovi casi, con il tasso di positività salito a 1,9%, e altri 3 decessi. Oggi 19 luglio non ci sarà nessun cambio di colore nella mappa dell’Italia tutta bianca ma lo spettro zona gialla, con il ritorno a regole e misure più restrittive, preoccupa alcune Regioni (a rischio Sardegna, Sicilia e Veneto, secondo il report Altems) e c’è attesa per la cabina di regia. Sul tavolo la situazione determinata dalla diffusione della variante Delta e il conseguente possibile uso allargato del Green pass, sul quale il governo si esprimerà.

Il tema della certificazione verde obbligatoria per l’accesso ai locali pubblici, come ristoranti al chiuso, divide la politica. “Dopo un anno e mezzo di chiusura, abbiamo bisogno di ripartire. Non è che puoi chiedere il Green pass per andare a prendere il cappuccio al bar la mattina” ha detto Matteo Salvini. Il Green pass “sarebbe il casino totale, per avere la seconda dose di vaccino, che serve per avere il via libera, tutti quelli che sono sotto i 40 anni dovrebbero aspettare ottobre, è una cazzata pazzesca”.

“L’idea di utilizzare il Green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile” ha twittato nei giorni scorsi Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.

Ma per il segretario del Pd, Enrico Letta, “il Green pass va fatto, punto. Alla Draghi. Noi ci fidiamo del premier e del ministro Speranza, che hanno sempre deciso con serietà e sulla base delle evidenze scientifiche, non di soluzioni estemporanee proposte solo per acchiappare voti. Servono soluzioni che coniughino libertà di movimento e apertura delle attività economiche in sicurezza. Ma non le dettano Meloni e Salvini” ha affermato il leader dem in un’intervista a ‘Repubblica’.

Poi, intervistato alla Festa dell’Unità, ha dichiarato: “Francamente penso che la discussione” sull’obbligo vaccinale “cominci a prendere piede. Io sono tra quelli che sono favorevoli. Ci sono già obblighi vaccinali, non ci stiamo inventando una cosa totalmente nuova. Con tutto quello che è successo in quest’anno e mezzo, mi chiedo cosa ancora dobbiamo aspettare”.

Mentre la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, ha sottolineato che il “Green pass non è un intralcio burocratico alla libertà, semmai è la chiave per tenere aperta la porta della libertà scongiurando la quarta ondata di Covid”.

Diversi i punti sui quali è concentrata l’attenzione di queste ore: nuovi contagi, parametri per il cambio di colore delle Regioni e i timori di una nuova ondata. “La maggior parte dei casi” di Sars-CoV-2 “segnalati in Italia sono stati identificati negli ultimi 14 giorni in soggetti non completamente vaccinati (cioè che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, che sono stati vaccinati con la prima dose o con il vaccino monodose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino)” ha sottolineato l’Istituto superiore di sanità nel suo ultimo report aggiornato sull’epidemia.

Quanto ai criteri per le zone, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha osservato che “in una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione” contro Covid-19, “è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”.

C’è poi la variante Delta e il rischio di una nuova ondata di contagi. Questa variante “è 7 volte più contagiosa rispetto alla variante originale di Wuhan” ha evidenziato Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica e consigliere scientifico del ministro Speranza. “Se prima tu” in caso di positività “contagiavi una persona, adesso ne contagi 7. Nel momento in cui una persona infetta di variante Delta va in un ambiente chiuso e trova delle persone” non protette, “le infetta fatalmente”. Oggi “noi dobbiamo evitare la quarta ondata” di Covid, ha rimarcato Ricciardi. Una quarta ondata, ha proseguito l’esperto, “speriamo che non ci sia. Ma il ministro Véran in Francia ha già detto, sulla base di dati che gli sono stati forniti, che è un’ondata che è presumibile che avvenga, perché a fronte di questa variante così contagiosa è chiaro che i casi aumenteranno. Quello che parimenti non aumenta è per fortuna l’ospedalizzazione” avendo protetto molti.

“Però quando tu dai via libera al virus determini un’esplosione di casi, determini una massa circolante di virus che lo allena a diventare resistente” al vaccino. “E in questa massa – ha ammonito Ricciardi – hai anche una certa quantità di persone non vaccinate o vaccinate male che rischiano di ammalarsi, e hai l’infezione di operatori sanitari che non si prendono la malattia grave, ma non possono più assistere i pazienti”. (fonte Adnkronos)