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Sabaudia, coltivavano marijuana in serra: arrestati tre “agricoltori”

19 luglio 2021 | 20:18
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Sabaudia, coltivavano marijuana in serra: arrestati tre “agricoltori”
Sabaudia, coltivavano marijuana in serra: arrestati tre “agricoltori”
Sabaudia, coltivavano marijuana in serra: arrestati tre “agricoltori”

La marijuana sequestrata ammonta a un totale di 150 chili

Oggi a Pontinia e Sabaudia, i carabinieri della stazione di Sabaudia, a conclusione di specifica attività info-investigativa, traevano in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, tre persone, un 64enne originario dell’Argentina, un 32enne e un 33enne, tutti residenti nel comune di Pontinia.

I militari, a seguito di perquisizione domiciliare eseguita presso alcuni edifici agricoli ubicati su di un appezzamento di terreno, pertinente all’ abitazione dei predetti, rivenivano sostanza stupefacente del tipo marijuana, prevalentemente destinata al mercato della città di Sabaudia, per un totale di circa 150 chili, così suddivisa:

24 chili già parzialmente essiccata;

8 chili già confezionata sottovuoto in 64 sacchetti del peso variabile dai 50 grammi ai 400;

3 piante alte circa 1, 20 metri;

41 confezioni, con all’interno 1 seme di cannabis;

3 sacchetti contenenti germogli di marijuana di 72, 330 grammi e 1,800 chili;

255 piante di marijuana con efflorescenza di altezza variabile tra 20 cm e i 2 mt all’interno di due serre comunicanti.

Le operazioni di polizia giudiziaria consentivano di rinvenire inoltre materiale vario per la coltivazione, la lavorazione e la successiva commercializzazione quali ventilatori, deumidificatori, bilancini di precisione, rotoli di buste per sottovuoto, trita erba, microscopi, manuali di istruzioni per la coltivazione della marijuana, lampada, temporizzatore, termostato per l ’ umidità, prodotti per la concimazione e la lavorazione del terreno, nonché una lavagna nera con su riportati i turni giornalieri dei prevenuti e le relative mansioni quotidiane per la coltivazione dello stupefacente.

Quanto rinvenuto è stato posto in sequestro, mentre gli arrestati, al termine delle operazioni di rito, venivano sottoposti alla misura degli arresti domiciliari come disposto dall’autorità giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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