Il Fatto

Ostia, spararono ad un uomo in piazza Calipso: presi i responsabili

23 luglio 2021 | 10:15
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Ostia, spararono ad un uomo in piazza Calipso: presi i responsabili

La vittima, un 38enne colpevole di aver salutato la ragazza “sbagliata”, si salvò per miracolo: la pallottola, infatti, sfiorò gli organi vitali senza lederli

Ostia – Nella mattinata di oggi, venerdì 23 luglio, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia hanno notificato un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari nei confronti di tre soggetti, due uomini ed una donna, ritenuti responsabili del tentato omicidio di un 38enne, avvenuto il 6 marzo 2021 ad Ostia (leggi qui).

Il provvedimento, emesso dal Gip presso il Tribunale della Capitale, costituisce la conclusione di un’articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, avviata immediatamente dopo i fatti e condotta dai militari per alcuni mesi.

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di accertare che nel tardo pomeriggio del 6 marzo, all’esterno di un esercizio pubblico ubicato nella piazza Calipso di Ostia, la vittima ha salutato una ragazza con toni confidenziali. La donna, apparentemente rimasta impassibile, è poi salita a bordo di una vettura e si è allontanata.

Subito dopo, il fidanzato della ragazza, insieme ad un altro uomo, è ritornato sul luogo con una pistola calibro 7.65 e, dopo avere nuovamente incrociato la vittima, gli ha intimato di chiedere scusa alla propria fidanzata, esplodendogli contro un colpo di pistola, che lo ha raggiunto al torace.

A quel punto l’esecutore, la ragazza ed il complice, incuranti delle condizioni in cui versava la vittima, si sono velocemente dileguati, facendo perdere le loro tracce. Il ragazzo, ferito dal colpo di arma da fuoco, si è fatto accompagnare da un amico all’ospedale G.B. Grassi di Ostia, dove i sanitari l’hanno subito soccorso; si è salvato per un caso fortuito, visto che il colpo di pistola aveva fortunatamente solo lambito gli organi vitali.

L’attività investigativa dei carabinieri per chiarire i contorni della vicenda è stata complessa, soprattutto perché, sebbene il fatto fosse accaduto in strada, nessuno ha informato le forze dell’ordine dell’evento né fornito informazioni utili per la ricostruzione dell’episodio.

Durante l’indagine, uno degli esecutori materiali del tentato omicidio è stato arrestato in flagranza, perché trovato alla stazione Termini mentre si aggirava con un revolver carico, con 6 proiettili nel tamburo. L’arma è risultata rubata a Perugia e sono in corso ulteriori accertamenti da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri per verificare il suo eventuale uso in eventi criminosi.

I due uomini, già noti alle forze dell’ordine e vicini ai personaggi della mafia autoctona di Ostia, sono stati condotti in carcere mentre la ragazza è stata sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa dell’interrogatorio.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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