Tokyo 2020: tra polemiche e lo spettro del Covid cominciano i Giochi Olimpici

23 luglio 2021 | 07:05
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Tokyo 2020: tra polemiche e lo spettro del Covid cominciano i Giochi Olimpici

Tra poche ore il braciere olimpico sarà acceso: avranno così inizio le Olimpiadi di Tokyo 2020, le prime dell’epoca moderna ad essere rinviate

Tokyo – Al via la XXXII edizione dei Giochi Olimpici dell’era moderna. Gli occhi del mondo, devastato dalla pandemia da Covid-19, sono ora puntati sullo stadio di Tokyo dove va in scena l’atto inaugurale: la Cerimonia d’Apertura, rinviata di un anno.

Uno spettacolo che sarà trasmesso in mondovisione, in diretta tv e streaming, che terrà incollati davanti allo schermo milioni di persone in ogni parte del globo e nello stesso Giappone visto che, proprio a causa del virus, le gare di questa Olimpiade si svolgeranno senza la presenza di pubblico.

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Nel Paese del Sol Levante, alla vigilia dell’apertura delle Olimpiadi, si è registrato il numero più alto di nuovi casi degli ultimi sei mesi, come riferito dalle autorità sanitarie locali, che nelle scorse ore hanno parlato di 1.979 positivi in un solo giorno, il dato più alto da gennaio. Si tratta di un aumento di oltre 600 contagi rispetto alla scorsa settimana e di 147 casi rispetto a ieri. Dei nuovi casi, undici riguardano atleti giunti a Tokyo per partecipare alle Olimpiadi.

In molti, soprattutto giapponesi, hanno lamentato l’inutilità di questi Giochi vista la situazione epidemiologica, ma le polemiche che ruotano attorno al braciere olimpico non si limitano solo all’attualità. Kentaro Kobayashi, il direttore della Cerimonia di Apertura è stato rimosso dal suo incarico a seguito di notizie sui suoi commenti passati sull’Olocausto. Ad annunciarlo è stato proprio il Comitato organizzatore di Tokyo. I rapporti sui commenti di Kobayashi hanno rapidamente attirato critiche, anche da parte del Simon Wiesenthal Center, che ha condannato quelle che ha definito barzellette antisemite di Kobayashi. Secondo i resoconti dei media giapponesi, Kobayashi ha fatto riferimento all’omicidio di massa di 6 milioni di ebrei da parte dei nazisti in una sceneggiatura per il suo atto comico nel 1998 dicendo: “Giochiamo all’Olocausto”.

“Qualsiasi persona, per quanto creativa, non ha il diritto di deridere le vittime del genocidio nazista. Il regime nazista gasò anche i tedeschi disabili. Qualsiasi associazione di questa persona alle Olimpiadi di Tokyo insulterebbe la memoria di 6 milioni di ebrei e sarebbe una crudele presa in giro delle Paralimpiadi”, ha dichiarato il rabbino Abraham Cooper, Decano Associato della SWC e Direttore dell’Azione Sociale Globale.

Ma più forte delle polemiche sono i valori dello sport che in queste ore pervadono gli atleti giunti da ogni parte del mondo (tranne dalla Russia, accusata di irregolarità nei controlli antidoping e bandita dall’Agenzia mondiale antidoping da tutte le competizioni fino al 2024. Ai Giochi potranno andare gli atleti non coinvolti nello scandalo ma sotto la bandiera di “paese neutrale” e senza inno, ndr.) nella capitale del Giappone.

Tante le novità, a partire dagli sport: saranno infatti 5 i nuovi sport rispetto a Rio 2016. Torna infatti il binomio baseball maschile-softball femminile (assente dal 2008), ed entrano 4 nuovi sport che piacciono molto ai più giovani: surf, skateboard, arrampicata sportiva e karate.

Un occhio di riguardo è stato dato anche al pianeta: l’ambizione del comitato organizzatore è di dar vita ai primi Giochi a impatto zero. Dalla torcia (realizzata con l’alluminio agli alloggi temporanei costruiti per il terremoto del 2011), alle medaglie (ricavate dai rottami dei cellulari) passando ai podi (in plastica) e ai letti in cartone: tutto è in materiale di riciclo. E Toyota (sponsor olimpico) ha messo a disposizione 3.700 veicoli elettrici per il trasporto degli atleti.

Ingenti le misure di sicurezza, che non riguarderanno solo il virus: quelle che iniziano oggi saranno anche le Olimpiadi più calde. Non è bastato ricoprire le strade con un asfalto capace di ridurre le temperature: per la sicurezza degli atleti, la maratona si correrà a Sapporo, nell’isola più a nord del Giappone (Hokkaido). E il vincitore non taglierà il traguardo nello stadio olimpico. Mentre il ciclismo su strada si svolgerà nei pressi del Monte Fuji. Insomma tutto è pronto. Che vinca il migliore!

(Il Faro online)