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Isola sacra, “calano” i vincoli ma non risolvono il problema

La proposta di aggiornamento del Piano di assetto idrogeologico "incrocia" due vincoli esistenti: l'argine porta il territorio a R2, ma la carenza di idrovore lascia tutto in R3. In attesa dei nuovi lavori

Fiumicino – Ridefinizione e riclassificazione delle aree allagabili alla foce del Tevere e nella zona di Isola Sacra: c’è la proposta di aggiornamento del Piano di assetto idrogeologico.

La notizia arriva direttamente dal Bollettino Ufficiale della Regione Lazio dove sono stati pubblicati gli avvisi relativi ai decreti n. 102 e n. 103 del 15 luglio 2021 del Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale sulle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di bacino del fiume Tevere.

Il primo decreto, quello riguardante l’area a ridosso della foce del Tevere – si legge nei documenti pubblicati dall’Autorità di bacino – arriva a seguito del collaudo delle opere per la messa in sicurezza “Arginatura a protezione dell’abitato di Isola Sacra” (la cosiddetta “strada argine”) e riguarda il rischio esondazione della aree in prossimità del fiume.

In questo caso il vincolo, a seguito del collaudo delle opere per la realizzazione di una arginatura a protezione dell’abitato di Isola Sacra, passa a R2 (aree verdi della mappa cartografica). E questa è sicuramente una buona notizia per gli abitanti della zona che vedono calare il rischio idrogeologico della zona a livello “medio” per quanto riguarda il rischio relativo ad una potenziale esondazione del Tevere.

Livello R2 anche per tutta la zona in prossimità del vecchio faro di Fiumicino; rimane invece il livello di rischio molto elevato, R4, per la zona di Passo della Sentinella, un’area che rimane comunque esclusa dalla proposta di modifica del decreto.

rischio alluvionale

Ma il secondo decreto, il n. 103, ridimensiona in parte le aspettative degli abitanti di Isola Sacra che da anni attendono le modifiche al piano di assetto idrogeologico del territorio e ai relativi vincoli.

Il ridimensionamento dei vincoli infatti consentirebbe ai terreni inedificabili di tornare a essere edificabili, alcuni senza nessuna prescrizione, altri con alcune prescrizioni minime.

Ora la proposta di modifica relativa alle aree allagabili nella zona di Isola Sacra e basata sullo studio della rete dei canali di bonifica redatto nell’aprile 2019 dal Comune di Fiumicino, porta la classe di rischio dal livello R4 al livello R3, rischio elevato (aree azzurre della cartografia), con qualche zona che rimane ancora legata al vincolo R4 (rischio molto elevato, zona rossa).

rischio idrogeologico

Un mitigamento del rischio, e quindi un miglioramento, ma non definitivo. A portare la situazione a livelli ottimali saranno i lavori di potenziamento delle idrovore avviati il 17 giugno scorso (leggi qui), un intervento da 3 milioni di euro attraverso il quale verrà più che raddoppiata la capacità di sollevamento attuale dell’impianto storico di Isola Sacra.

Ma nell’attesa che i lavori sulle idrovore vengano completati, cosa succederà?

Queste modifiche al Piano di bacino – è bene specificarlo – costituiscono semplicemente una “proposta di modifica”. Nulla, al momento, è effettivo.

Infatti è necessario che dalla data di pubblicazione dell’avviso sul Burl, cioè da oggi 29 luglio 2021, trascorrano 30 giorni, durante i quali, a norma di legge, sia possibile da parte dei cittadini consultare tutta la documentazione relativa al decreto che è disponibile presso le sedi dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, del Comune di Fiumicino.

Entro il termine dei 30 giorni i cittadini possono presentare le osservazioni alla proposta di modificazione del Piano di assetto idorgeologico all’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, che vanno inviate tramite Pec all’indirizzo mail protocollo@pec.autoritadistrettoac.it.

E’ doveroso però ricordare che i termini per le osservazioni sono sospesi per il periodo che va dal 1 al 31 agosto: ogni novità per un territorio che nel frattempo resta in attesa, è rimandata a settembre.

Leggi il testo integrale del Decreto 102 dell’Autorità di bacino

Leggi il testo integrale del Decreto 103 dell’Autorità di bacino