il caso

A.r.i.a: “Ufo su Roma? No, le prime lacrime di San Lorenzo o un satellite precipitato”

7 agosto 2021 | 10:00
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Misteri – Una pioggia di luminosi e scintillanti oggetti volanti “non identificati”. E’ quella che ha colto l’obiettivo di Tony Zecchinelli un fotografo professionista specializzato nel ritrarre attori. Il fotoreporter ha osservato, attraverso la sua telecamera, il passaggio di numerosi oggetti non identificati e molto luminosi. L’osservazione è stata fatta dal giardino di casa a 100 metri dalla metropolitana Battistini.

“Erano circa le dieci di sera – racconta Zecchinelli – e come al solito quando il cielo notturno è sereno, posiziono la telecamera sul cavalletto e la lascio registrare per circa mezz’ora, senza mai staccare o spostare come punto di vista dell’obiettivo”. E la telecamera, una volta riguardato il filmato ha colto una pioggia di oggetti luminosi. Zecchinelli ha allora contattato Angelo Maggioni, il presidente di A. R. I. A (Associazione ricerca italiana aliena con sede a Savona), investigatore esperto ufologo, per avere dettagli su quanto aveva filmato. Maggioni ha così iniziato l’iter investigativo per trovare una spiegazione plausibile. Ed è sceso in campo lo staff investigativo composto da Augusto Iannitti, ex M.llo AMI (Aeronautica militare italiana) da Michele Manzoni ex B.re dell’Arma dei carabinieri e Cavaliere della Repubblica, già impiegato di missioni in Iraq, e dall’esperto ufologo Emilio Acunzo.

“Il testimone dell’avvistamento – spiega Maggioni -, già conosciuto un anno fa per un altro avvistamento, è affidabile e conosce l’uso degli strumenti fotografici. Il filmato preso in esame ora dura circa mezz’ora e come prassi vuole sono stati esclusi dalle indagini oggetti convenzionali come aerei, volatili, palloni sonda, lanterne, droni. Questo perché nessuno di questi oggetti è risultato compatibile con gli oggetti osservati e con il loro comportamento“. A. R. I. A ha, quindi, chiesto il parere autorevole di un componente del suo direttivo, Fabio Ippoliti, – ingegnere esperto di sottosistemi satellitari di Telemetria, Telecomando, Tracking e specialista delle Operazioni di Volo aerospaziale satellitare – per comprendere se il fenomeno potesse riguardare i satelliti.

Ma gli oggetti artificiali umani in questione, per via delle loro orbite e delle loro distanze, sono stati esclusi dall’esperto e il video dunque potrebbe mostrare uno sciame di meteoriti. Ma non solo. “Oltre alle lacrime di San Lorenzo – spiega Ippoliti – un’altra ipotesi sul caso preso in esame potrebbe riguardare il rientro non controllato di qualche satellite alla deriva. Che durante la fase di de – orbiting è entrato in contatto con la nostra atmosfera disintegrandosi e lasciando una scia di frammenti che poi si sono incendiati. Come è avvenuto nei cieli del Texas durante il rientro dello shuttle Columbia”.

Tornando alle stelle cadenti, in questo periodo dell’anno la Terra, con la sua orbita, entra in una zona dove intercetta una scia di meteore che toccherà il clou nella notte di San Lorenzo, il 10 agosto. Nuvole di detriti e polveri lasciati dalle comete lungo la loro orbita attorno al Sole. Il fenomeno celeste succede perché il nostro pianeta si avvicina in particolare all’orbita di una cometa, la Swift – Tuttle, che nel suo moto ellittico attorno al Sole libera nello spazio gas e polvere che escono dal suo nucleo e che ne segnano l’orbita. Elementi attratti dalla nostra forza di gravità e che causano il fenomeno delle stelle cadenti.

“Dunque – conclude Maggioni – è bassa la probabilità che il fenomeno colto dal fotografo Zecchinelli si possa collegare ad eventuali oggetti non identificati intesi come Ufo/Uap di origine aliena. Ma rimangono eventi rari riuscire a filmare un passaggio così massiccio di meteore e la distruzione di un satellite”.

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