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Latina2021, Sergio Sciaudone scende in campo con “Solidarietà sociale”

9 agosto 2021 | 15:27
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Latina2021, Sergio Sciaudone scende in campo con “Solidarietà sociale”

Nel nome della lista ci sono già quelli che saranno i principali temi su cui si batterà Sciaudone: rispettivamente, solidarietà e sociale, con un occhio attento anche alle tematiche ambientali

Latina – E’ Sergio Sciaudone il settimo candidato sindaco per le comunali dell’indomabile capoluogo pontino. Già candidato sindaco nel 2011, Sciaudone scende in campo con “Solidarietà sociale”, una lista civica (in quanto senza simboli di partito) che, però, lui definisce politica, in quanto nata con il preciso scopo di colmare il vuoto che si respira in città in merito al futuro di Latina.

I temi

Se il primo, dichiarato, obiettivo è quello di passare dal fare opposizione alle varie amministrazioni che si sono succedute (Zaccheo, Di Giorgi, Coletta) e, se per farlo, ha scelto la formula di un civismo politico, nel nome della lista ci sono già quelli che saranno i principali temi su cui si batterà Sciaudone: rispettivamente, solidarietà e sociale, con un occhio attento anche alle tematiche ambientali.

Come ha chiarito lo stesso Sciaudone, infatti, l’aspirazione non è quella di creare un programma lunghissimo, ma uno che contenga risposte concrete al disagio sociale dei latinensi, attraverso la creazione di una comunità più coesa e di una pianificazione del territorio.

Sciaudone: “Quando prevedevo la morte della sinistra ero ottimista…”

Una candidatura farcita con qualche frecciatina. Lo stesso Sciaudone ha infatti sottolineato: “Quando, nel 2016, prevedevo la morte della sinistra in città ero ottimistaa essere morta, in verità, è la politica.

In consiglio non c’è più un confronto democratico e costruttivo. C’è una maggioranza bulgara che vota compatta, con la sensazione che, a volte, i consiglieri alzino la mano senza avere reale conoscenza dell’argomento in discussione, e una minoranza che a volte accenna una sterile opposizione: la politica e la democrazia sono altro.”

Anche da questa consapevolezza è nata la scelta di non usare simboli di partito. “Con Laura (ndr, Laura Scalabrini, ex consigliere regionale dei Verdi) abbiamo fatto ognuno un passo indietro per fare dei passi in avanti, abbiamo tolto i nostri simboli ma non le nostre idee, abbiamo chiesto di farlo ad altri ma pare che le bandierine in questo momento, per qualcuno, siano più importanti del bene dei latinensi…”

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