L'ASCESA DEL CAMPIONE |
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Marcell Jacobs Re dei 100 metri olimpici: dagli Europei indoor fino a Tokyo 2020

9 agosto 2021 | 22:22
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Marcell Jacobs Re dei 100 metri olimpici: dagli Europei indoor fino a Tokyo 2020

Un circuito di ori per l’azzurro bicampione a cinque cerchi. In ascesa la stagione agonistica appena conclusa

La stella dell’atletica olimpica si chiama Marcell Jacobs. Velocista potente, possente e immenso, capace di conquistare due medaglie d’oro a cinque cerchi ai Giochi di Tokyo. 100 metri da sogno in cui ha conquistato due volte il record italiano e poi il record europeo, fino ad arrivare al tempo dell’oro della storia: 9.80 in finale. Mai un italiano era sceso così tanto nel crono e mai era accaduto che prima di lui, qualcuno vincesse le Olimpiadi nella gara regina.

(foto@Colombo/Fidal)

E’ lui il Re dei 100 metri. E si è poi ripetuto anche nella staffetta 4×100 maschile. Con alcuni problemi fisici, ha poi detto a La Gazzetta dello Sport, ma ugualmente capace di tessere una gara leggendaria, che è stata storica per l’Italia. Ha vinto due allori allora alle Olimpiadi e il Coni lo ha scelto per portare la bandiera tricolore alla cerimonia di chiusura dei Giochi: “È stata un’emozione super – ha detto Jacobs nell’occasione dell’evento come riportato dal sito della Federazione Italiana Atletica Leggera – pensare che stavo rappresentando l’Italia  è stato veramente bello. Con questa bandiera, nel 2021, abbiamo fatto qualcosa di incredibile”. Come lui stesso ha fatto, se non si pensa al suo talento. E il suo talento giustifica quei successi, venuti pian piano a galla durante la stagione agonistica, chiusa con le Olimpiadi.

Una stagione sportiva per l’atleta delle Fiamme Oro che si chiude con un trionfo importante, molto importante. Era iniziata questo inverno nei tornei indoor. Sui 60 metri Marcell ha iniziato a stupire e a puntare pian piano al record italiano sui 100 metri  che poi è arrivato all’aperto a Savona. 9,95 il tempo, costruito insieme ad uno staff infaticabile ed eccezionale e costruito con le sue gambe e con le sue doti di campione unico. Quel 6.47 agli Europei di Torun ha lanciato il campanello di allarme. Lo ha incoronato Re d’Europa nella competizione continentale indoore poi da lì è stata una continua ascesa che ha portato al trionfo olimpico.

(foto@Fidal)

All’Aeroporto di Fiumicino dove è appena sbarcato il bicampione olimpico dei 100 metri e della 4×100, arrivano dirette le sue parole, pregnanti dell’emozione olimpica vissuta. Accolto come una star al suo arrivo da Tokyo, e applaudito dai suoi ammiratori e dalla famiglia che lo ha finalmente riabbracciato. Accolto anche dalle Fiamme Oro che vantano un campione straordinario che ha saputo scrivere pagine emozionanti dell’atletica: “Tornare in Italia da doppio record europeo e doppio record italiano, è qualcosa di veramente fantastico – ha detto Marcell attorniato dallo staff delle Fiamme Oro – ci sono molte persone a cui dedicare le mie medaglie – ha proseguito a dichiarare all’Ansa – prima di tutto alle Fiamme Oro che sono state le prime a credere in me e sin dal 2013, sono stati otto anni lunghissimi – ha chiarito indossando le medaglie d’oro al collo – tanti sacrifici, tante delusioni, tante battaglie, adesso però siamo qua da campioni olimpici. Dedico le mie medaglie anche al Coni, alla Federatletica e a quelli che mi sostengono tutti i giorni”.

Tra pochi giorni, dopo una breve vacanza, l’Italia Team da lui guidata farà visita al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 23 settembre Jacobs sarà ancora la stella azzurra dell’atletica olimpica.

(foto@Colombo/Fidal)

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