World Elephant day

Giornata Mondiale dell’Elefante 2021: perché si celebra il 12 agosto e cosa fare per proteggerlo

12 agosto 2021 | 07:00
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Giornata Mondiale dell’Elefante 2021: perché si celebra il 12 agosto e cosa fare per proteggerlo

Curiosità ed origini sulla Giornata dedicata all’elefante: una delle specie più a rischio estinzione.

Animali – Chi non ha amato e sognato grazie al celebre Dumbo, l’elefantino volante delle Disney o grazie alla marcia di pachidermi del Libro della Giungla? Ebbene, l’imponente e maestoso elefante, il pachiderma più grande del mondo, ha una giornata a lui interamente dedicata: il 12 agosto di ogni anni si celebra la Giornata Mondiale dell’Elefante.

Animale sacro per molte culture come quella indiana, esso è legato all’immagine del dio Ganesh, con corpo umano e testa di elefante. Secondo la mitologia indiana, il dio Shiva, dopo essere mancato anni da casa, decapitò Ganesh dopo averlo sorpreso nel bagno della moglie. Quando Parvati spiegò al marito che si trattava del loro erede, ormai diventato uomo, Shiva corse alla ricerca di una testa per salvare il figlio. Imbattendosi per primo in un elefante, non ci pensò due volte e si impadronì della sua testa. Da qui nasce questa divinità antropomorfa, che nella cultura indù elimina le avversità ed è simbolo di fortuna e prosperità.

Le origini

Il 12 agosto 2012, la regista canadese Patricia Sims, insieme alla fondazione per la reintroduzione degli elefanti, hanno deciso di istituire il World Elephant day – Giornata mondiale dell’Elefante, per porre la lente di ingrandimento su un tema delicato come quello della crescente diminuzione di questa specie.

La Giornata nasce, infatti, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di questa specie, ormai a rischio estinzione, minacciata continuamente, soprattutto dall’uomo: le stime affermano che se la caccia all’avorio continua di questo passo, l’intera specie degli elefanti potrebbe scomparire nel giro di un decennio.

Se si estinguessero gli elefanti, a livello ambientale si scaturirebbe un effetto devastante: essi prediligono infatti, per la loro alimentazione, piante poco legnose dalla crescita, in questo modo consentono alle altre piante con uno scheletro più legnoso, di crescere in spazi più ampi e di espandersi, ciò significa che si smaltisce più velocemente l’anidride carbonica, uno degli acceleranti del cambiamento climatico.

I pericoli per gli elefanti

I più grandi pericoli per gli elefanti sono la caccia di frodo e il mercato nero dell’avorio. Nonostante sia ormai illegale da molti anni, esiste ancora una cerchia di persone che continua a comprarla, favorendo la ricerca.

Altro pericolo che affligge le popolazioni di elefanti, soprattutto quelli asiatici, è l’irresponsabile sviluppo umano: la crescente urbanizzazione e l’agricoltura intensiva distruggono l’habitat naturale dei mammiferi.

Cosa è stato fatto per proteggerli

Per ridurre i pericoli per gli elefanti è stato messo al bando il commercio di avorio, ma nonostante questa legge sia in vigore dal 1980, negli ultimi anni, la richiesta continua a crescere.

Per quanto riguarda le colture, alcuni scienziati hanno escogitato un stratagemma: sono stati posizionati degli alveari nei pressi dei campi, in questo modo gli elefanti, indispettiti dallo sciame vengono scoraggiati e si allontanano incolumi.
(Il Faro online)