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“Bilancio di previsione senza coraggio”, la polemica di Europa verde Terracina

13 agosto 2021 | 14:15
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“Bilancio di previsione senza coraggio”, la polemica di Europa verde Terracina

Per Europa verde bisogna andare oltre la sostenibilità finanziaria del rendiconto, analizzando le criticità per poterle risolvere. Contestata anche la ripartizione delle cifre del bilancio di previsione

Terracina – A Terracina è scoppiata la polemica sul rendiconto 2020 e sul bilancio di previsione 2021-2023, approvati entrambi nell’ultima seduta del consiglio comunale del 29 luglio scorso.

A polemizzare sono gli esponenti di Europa verde che sottolineano come il rendiconto non li lasci “per niente tranquilli”, mentre il bilancio di previsione sia “senza coraggio, rivolto al passato e non al futuro.”

E ancora sottolineano da Europa verde: “Le criticità maggiori riguardano: i debiti fuori bilancio riconosciuti nel 2020 pari a 1.453.557€ (sono stati 854.875€ nel 2019 e 1.745.711€ nel 2018), i residui attivi schizzati a 75.228.884€ (di cui 20.548.385 nel 2020, 19.249.199 nel 2019 e 17.756.760 nel 2018) di cui le maggiori componenti riguardano le sanzioni per violazioni del codice della strada che ammontano a 22.739.415€ e la Tari pari a 18.381.651€, i residui passivi arrivati a 17.775.694€, l’accantonamento per il fondo rischi contenzioso di ben 4.710.000€, il Fondo crediti di dubbia esigibilità schizzato a 42.356.516€ ed infine il livello di indebitamento con un debito contratto al 31.12.2020 di 30.686.743€ che equivale ad un debito pro capite di 676€.”

Ecco gli indicatori cosa dicono di Terracina

Per fornire un quadro quanto più possibile chiaro e comprensibile della situazione delle casse comunali, poi, da Europa verde partono dal piano degli indicatori per individuare le criticità maggiori di cui soffre il Municipio di Terracina.

Il rendiconto – spiegano – pur presentando una sostenibilità in termini finanziari, evidenzia, sugli otto indicatori, due importanti criticità, ossia l’Indicatore 13.1 “(Debiti riconosciuti e finanziati) maggiore dell’1%” e l’Indicatore concernente “l’effettiva capacità di riscossione (riferito al totale delle entrate) minore del 47%”.

Ricordiamo che il Comune di Terracina è uscito qualche anno fa da una grave situazione di dissesto economico e che la condizione di deficit strutturale è determinata dall’avere almeno 4 degli otto indicatori deficitari. Oggi – proseguono – gli indicatori deficitari sono solo due ma occorre agire rapidamente prima che la situazione degeneri…”

Europa verde Terracina: “Il Covid c’entra poco…”

Dopo un’analisi attenta, basata su dati oggettivi, i verdi polemizzano sottolineando un’ulteriore dato che acuisce la polemica: la tempistica. “I problemi che emergono relativi ai debiti fuori bilancio, ai residui attivi correlati alla capacità di riscossione, così come quello del contenzioso, non sono problemi specifici dell’anno di esercizio 2020, il Covid quindi c’entra poco… (il rendiconto 2019 e 2018 già presentavano debiti fuori bilancio e residui attivi analoghi a quelli del 2020).

La soluzione di Europa verde

Il Covid c’entra poco, bene. Il Comune di Terracina, come dimostra il passato recente cittadino, può finire nuovamente in dissesto finanziario, considerando che sono già due le criticità rilevate, ad oggi. Ma come evitare che questa situazione, già delicata, degeneri ulteriormente?

Per Europa verde bisogna mettere in atto una politica di monitoraggio e prevenzione del contenzioso, in modo da “gestirlo e intercettarlo sul nascere.”

Non solo. Per i verdi è “fondamentale mettere in piedi un piano straordinario di recupero dei debiti pregressi, con azioni di riscossione sollecitata e coattiva, cercando di abbattere quella montagna, al 21 dicembre 2020, di 75 milioni di euro.”

“Bilancio di previsione senza coraggio”, l’affondo dei verdi

In ultimo, ma non in ordine di importanza, da Europa verde intervengono anche sul bilancio di previsione definito “senza coraggio” e “incapace di guardare al futuro di Terracina.”

Sebbene il bilancio sia sostenibile in termini finanziari, infatti, per i verdi il vero punto della questione è che c’è una forte concentrazione delle risorse su poche missioni e pochi programmi (Ufficio tecnico, altri servizi generali, polizia locale e amministrativa, diritto allo studio, sport e tempo libero, urbanistica e assetto del territorio, Rifiuti, Viabilità; e infrastrutture stradali, interventi per le famiglie) che assorbono l’80% delle risorse con troppe missioni e troppi programmi che vengono alimentati con scarse risorse o addirittura senza finanziamento con capitoli importanti che vengono completamente trascurati su temi rilevanti, come la il sistema integrato di sicurezza urbana (videosorveglianza), la promozione del patrimonio artistico e culturale e lo sviluppo economico della città (agricoltura e pesca).

“Quello di Terracina – sottolineano da Europa verde – è un bilancio che continua a curare l’ordinaria amministrazione ma senza una prospettiva futura, senza coraggio, senza una visione di futuro. Un bilancio molto rivolto al passato e pochissimo al futuro.”

Non solo.  Dei 109,952,795 euro di euro previsti per la realizzazione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2021-2023 ben 35,500,000 euro è la quota di risorse acquisite mediante apporti di capitali privati. “Insomma – proseguono da Europa verde – il Piano delle opere del Comune di Terracina continua ad essere un bel libro dei sogni la cui realizzazione è affidata in larga parte al privato. Un Piano che senza un’analisi ed una previsione accurata delle fonti di finanziamento rischia di essere solo un “canovaccio” di belle intenzioni che traslano di anno in anno.”

“Ci auguriamo – conclude Gabriele Subiaco, co-portavoce di Europa verde Terracina – solo che in sede di rivisitazione del bilancio, oltre a considerare la sostenibilità in termini esclusivamente finanziari, si proceda ad una sua ricomposizione che tenga conto di una più equa ripartizione delle risorse in modo da rendere più coerente e sostenibile questo bilancio di previsione anche in termini di finalità ed obiettivi. Ed in particolare con gli obiettivi strategici ed operativi che l’Amministrazione si è data, visto che molti di quegli obiettivi, scelti da chi amministra questa città, oggi risultano scarsamente finanziati rendendo assolutamente insignificante la loro strategicità e problematica la loro operatività.”

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