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Gaeta, calano l’ancora nello specchio d’acqua balneabile: multati tre diportisti

16 agosto 2021 | 19:04
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Gaeta, calano l’ancora nello specchio d’acqua balneabile: multati tre diportisti
Gaeta, calano l’ancora nello specchio d’acqua balneabile: multati tre diportisti
Gaeta, calano l’ancora nello specchio d’acqua balneabile: multati tre diportisti
Gaeta, calano l’ancora nello specchio d’acqua balneabile: multati tre diportisti
Gaeta, calano l’ancora nello specchio d’acqua balneabile: multati tre diportisti

Numerose le pattuglie che hanno operato sui litorali di Gaeta, Formia, Scauri, Sperlonga, Itri e Fondi

Gaeta – Intensa attività operativa espletata dagli uomini della Guardia Costiera di Gaeta nel corso della settimana di Ferragosto.

La carta vincente della Guardia Costiera, impegnata nell’ambito dell’operazione nazionale “Mare Sicuro 2021”, è stata indubbiamente la presenza di numerose pattuglie sui litorali di Gaeta, Formia, Scauri, Sperlonga, Itri e Fondi, per una capillare attività di prevenzione a favore dei numerosi bagnanti e turisti intenti a godersi le belle giornate di festa e di sole.

Circa trenta uomini e donne sono stati impiegati giornalmente nelle giornate del 14 e 15 agosto, con un assetto operativo appositamente dedicato.

L’obiettivo dei militari è stato quello di verificare la regolarità di imbarchi e sbarchi per le Isole Pontine, la sicurezza nella fascia di 200 metri dalla battigia riservata alla balneazione, il comportamento degli assistenti bagnanti ed il corretto uso delle spiagge, in particolare di quelle libere.

In mare, due gommoni e tre motovedette si sono alternate nelle acque di Gaeta, Formia e Minturno per verificare la sicurezza della navigazione, con particolare attenzione al comportamento di diportisti e subacquei, al rispetto dei limiti di velocità e delle distanze dalla costa, infine alla tutela dell’ecosistema marino e costiero.

Pochi i comportamenti illeciti riscontrati a fronte dei tanti controlli, segno che la prevenzione ha prodotto i risultati sperati. In mare sono stati rilasciati vari “bollini blu” ai diportisti in regola.

Elevate, nel corso dei pattugliamenti in mare, tre sanzioni amministrative da circa duecentocinquanta euro ad altrettanti diportisti che, in Gaeta, in violazione all’ordinanza di sicurezza balneare, avevano dato fonda ai propri natanti all’interno della fascia riservata alla balneazione, generando potenziale pericolo per eventuali bagnanti che avessero voluto fare una nuotata al largo.

I controlli proseguiranno naturalmente nei prossimi giorni di agosto: questa mattina, a Fondi, i militari hanno rinvenuto una delle torrette di salvataggio inserite nel Piano Collettivo di Salvamento, di competenza dell’Amministrazione Comunale, senza bagnino e senza dotazioni di sicurezza, cosa ancor più grave considerando che le spiagge sono altamente frequentate. Ai responsabili della cooperativa affidataria del servizio è stata comminata una sanzione amministrativa da 1032 euro.

Particolare attenzione è stata posta, nei giorni antecedenti al Ferragosto, ai controlli per contrastare il fenomeno dell’abusiva occupazione delle spiagge libere. Le operazioni, effettuate anche alle prime luci dell’alba e dopo preventivi sopralluoghi, lungo le spiagge di Serapo, Fontania e dell’Arenauta del Comune di Gaeta, non hanno fatto emergere criticità.

Si ricorda, in ogni caso, come ribadito dalla Regione Lazio, che è tassativamente vietato il pre-posizionamento di attrezzature balneari: si tratta di un malcostume, che oltre a costituire un illecito in violazione alle norme vigenti sull’utilizzo del pubblico demanio marittimo, crea situazioni di confusione e sopruso per gli utenti, spesso ingiustamente confinati nelle aree retrostanti delle spiagge.

Sta continuando, infine, la collaborazione con l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale del Lazio (A.R.P.A) per il monitoraggio della qualità delle acque del Sud Lazio. Anche in questi giorni, sono state infatti effettuate alcune attività di campionamento, sia ordinarie che straordinarie, per approfondire alcune delle tante segnalazioni pervenute dall’utenza balneare su tutto il litorale provinciale.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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