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Disgustosa scoperta a Formia, scarico fognario sulla spiaggia di Vindicio

18 agosto 2021 | 18:03
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Disgustosa scoperta a Formia, scarico fognario sulla spiaggia di Vindicio
Disgustosa scoperta a Formia, scarico fognario sulla spiaggia di Vindicio
Disgustosa scoperta a Formia, scarico fognario sulla spiaggia di Vindicio
Disgustosa scoperta a Formia, scarico fognario sulla spiaggia di Vindicio
Disgustosa scoperta a Formia, scarico fognario sulla spiaggia di Vindicio

Denunciato l’amministratore di un parco residenziale per inquinamento ambientale e deturpamento di bellezze naturali

Formia – Nell’ambito dell’operazione nazionale “Mare Sicuro” la Guardia Costiera, oltre al controllo del rispetto delle ordinanze balneari e di sicurezza della navigazione e della balneazione vigenti, attua anche un attento monitoraggio ambientale.

Nella mattinata dello scorso 16 agosto, le sale operative della Capitaneria di porto di Gaeta e dell’Ufficio Locale marittimo di Formia sono state allertate da un operatore balneare a seguito di uno sversamento di “acque reflue maleodoranti” sulla spiaggia libera di Vindicio, peraltro alla presenza di numerosi bagnanti, stante il periodo di massimo afflusso sulle spiagge cittadine.

I militari intervenuti hanno accertato l’effettiva fuoriuscita di acque maleodoranti da uno scolo di “acque bianche” comunali, sito a ridosso del primo tratto di spiaggia libera di Vindicio.

Venivano quindi prontamente allertati, ciascuno per le verifiche di competenza, il Comune di Formia – Uff. Ambiente, la Polizia Locale, la Soc. Acqualatina, società gestore della rete fognaria cittadina, nonché il personale tecnico di Arpa Lazio, che prontamente intervenuto in zona provvedeva ad effettuare due campionamenti, uno direttamente allo scarico ed uno nell’antistante specchio acqueo, al fine di verificare mediante analisi microbiologiche la natura del liquido maleodorante.

In attesa dei risultati delle analisi dell’Arpa Lazio il personale tecnico – che poi hanno confermato la presenza effettiva di escherichia coli – unitamente alla Guardiacostiera, alla Polizia Locale ed all’ufficio ambiente del Comune di Formia, ha ispezionato l’intera linea fognaria dell’area limitrofa allo sversamento, al fine di identificare la provenienza dello scarico, operazioni che si sono protratte, non senza difficoltà, anche nel corso dell’intera mattinata del giorno successivo.

Le verifiche effettuate permettevano di riscontrare la natura dello sversamento, proveniente, per il tramite della condotte di “acque bianche” comunali, da un pozzetto di “acque reflue domestiche” di un parco residenziale della zona. A causa della cattiva manutenzione del pozzetto, si stava verificando un trafilamento delle “acque nere”, destinate alla rete fognaria cittadina, all’interno della condotta delle acque meteoriche (cd acque bianche), che si riversavano successivamente in spiaggia e quindi, inevitabilmente, in mare.

Il personale tecnico ha quindi provveduto alla risoluzione della problematica, ripristinando il corretto deflusso delle acque reflue all’interno della rete fognaria e bonificando l’area interessata dallo sversamento.

Contestualmente i militari della Guardia Costiera di Formia, congiuntamente al personale della Polizia Locale, provvedevano ad identificare l’amministratore del parco residenziale interessato dalla problematica, un 44enne di Formia, che verrà deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di “inquinamento ambientale” e “deturpamento di bellezze naturali”, tenuto conto che lo sversamento è avvenuto nelle acque sensibili del Golfo di Gaeta.

L’intervento immediato della Guardia Costiera e la sinergia con gli uffici comunali ed il personale tecnico intervenuto hanno scongiurato che l’attività illecita potesse avere conseguenze dannose ancora più gravi per l’ambiente marino circostante.

Il Compartimento marittimo di Gaeta, in collaborazione con il personale tecnico specializzato di Arpa Lazio, sta peraltro attuando da tempo ed anche in questi giorni un monitoraggio costante e capillare delle acque di balneazione, sia attraverso campionamenti ordinari che straordinari, anche a seguito delle segnalazioni pervenute dall’utenza, sia attraverso verifiche sul corretto funzionamento dei principali depuratori costieri della Provincia di Latina.

Il candidato a sindaco di Minturno, D’Amici, chiede: “Un monitoraggio continuo degli scarichi”

“L’ultimo blitz della Capitaneria di Porto di Gaeta sulla spiaggia di Vindicio, dove è stato rivenuto uno scolo di acque maleodoranti proveniente da un pozzetto di acque reflue domestiche di un parco residenziale, conferma ancora una volta quanto sia necessario un monitoraggio costante degli scarichi domestici su tutto il comprensorio al fine di evitare che la salute del nostro mare continui ad essere compromessa”.

Il candidato a Sindaco di Minturno per Fratelli d’Italia, Pino D’Amici, interviene su un tema scottante, quello degli sversamenti di acque reflue in mare e lo fa prendendo spunto dall’ultimo intervento della Capitaneria di Porto di Gaeta sulla spiaggia di Vindicio.

Questo tipo di sversamenti è causato spesso da una cattiva manutenzione dei pozzetti – dichiara D’Amici – come conferma anche il caso specifico. Su questo la nostra amministrazione, oltre a monitorare la situazione del Comune di Minturno, imporrà seri controlli al gestore idrico Acqualatina anche nel Comune di Formia. Sappiamo bene quanto le correnti portino detriti e ogni tipo di materiale sul nostro litorale e per questo dobbiamo bloccarli sul nascere. Di qui anche la nostra proposta, più volte già avanzata sulla stampa, di acquistare un battello spazzamare e una barriera antidetriti, che possano almeno tamponare il fenomeno. Ma la linea deve essere quella di scovare malfunzionamenti nelle reti fognarie e soprattutto gli scarichi abusivi.

Ad oggi – prosegue D’Amici – siamo ancora in attesa degli esiti delle analisi dell’Arpa Lazio sui campionamenti svolti a luglio. Abbiamo soltanto quelli di Legambiente che ci hanno fornito dati preoccupati sulla percentuale di Escherichia Coli nelle nostre acque, probabilmente dovute a qualche scarico abusivo. Da parte nostra metteremo tutto l’impegno affinché questo problema della schiuma a mare, che danneggia l’immagine turistica di Scauri e Marina di Minturno, venga risolto una volta per tutte”.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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