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Casi di infezioni intestinali a Ladispoli, Moretti: “Non dipendono dal depuratore comunale”

Il Consigliere comunale: "Le cause dei casi di enterite segnalati sui social media possono essere tra le più diverse. Il depuratore comunale funziona correttamente"

Ladispoli – “In questi giorni l’Amministrazione ha seguito con particolare attenzione le segnalazioni di alcuni casi di infezioni intestinali che si sono verificate a Ladispoli”. Così in una nota il consigliere comunale Filippo Moretti, delegato al servizio idrico di Ladispoli.

“Fermo restando che la competenza sanitaria sul nostro territorio è della Asl Roma 4 – prosegue Moretti -, sia i tecnici di Flavia Servizi che quelli comunali si sono immediatamente attivati per monitorare in maniera continua il funzionamento del depuratore e quello degli impianti fognari di sollevamento, rilevando che, come in passato, non si è riscontrata alcuna anomalia.

Ricordiamo che la qualità delle acque depurate viene continuamente verificata attraverso analisi interne settimanali e attraverso quelle che vengono svolte dalla Asl/Arpa e queste ultime, eseguite ad inizio agosto, sono risultate pienamente conformi. Al tempo stesso sono sottoposte a controlli giornalieri tutte le stazioni di sollevamento delle rete fognaria per avere la certezza che non vi siano sversamenti nei due fossi che attraversano la Città.

Le cause dei casi di enterite segnalati sui social media, dei quali non è però giunta alcuna comunicazione ufficiale al Comune, possono essere tra le più diverse e non vanno esclusi fattori concomitanti con le alte temperature, intorno ai 30 gradi, e la stagnazione delle acque di mare di quest’ultimo periodo, la costante corrente di scirocco che, come noto, trasporta lungo la nostra costa le acque di numerosi fossi e fiumi a sud di Ladispoli, non ultime quelle del Tevere. A ciò si deve aggiungere il lungo periodo di mancate precipitazioni, oltre due mesi, che ha causato un ristagno ed un elevato aumento delle temperature delle acque dei due fossi, condizioni che naturalmente favoriscono la proliferazione batterica.

Da ultimo – conclude il Consigliere – è importante sottolineare che vige da sempre un divieto di balneazione per 250 su ogni lato per i tratti di litorale alle foci dei fossi Vaccino e Sanguinara, che è bene rispettare soprattutto in questi momenti in cui le condizioni climatiche estreme favoriscono il diffondersi delle patologie infettive”.

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