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Parcheggi a pagamento e lavoratori dimenticati, scoppia il caso Blu Gaeta

19 agosto 2021 | 12:37
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Parcheggi a pagamento e lavoratori dimenticati, scoppia il caso Blu Gaeta

Salone: “Stanno affidando la gestione dei parcheggi ad un nuovo soggetto imprenditoriale, dimenticando di inserire nel bando di gara, la cosiddetta clausola di salvaguardia sociale, prevista dalla legge sugli appalti”

Gaeta – “Appena qualche mese fa, in Consiglio comunale il competente – si fa per dire – assessore Matarazzo affermò e garantì che avrebbe salvaguardato tutti i posti di lavoro della Blu Gaeta. Proprio per questo, quanto sta accadendo con i 43 dipendenti della cooperativa Blu Gaeta è una vergogna. Forse il punto più basso raggiunto da questi incapaci.”

Inizia così la polemica di Antonio Salone sul caso che, da giorni, sta tenendo banco tra i gaetani: l’affidamento della sosta a pagamento a un nuovo soggetto, “dimenticando”, però, di inserire nel bando la clausola sociale per i dipendenti della “Blu Gaeta” – che fin’ora si era occupata di gestire la sosta -, con il rischio che ben 43 dipendenti restino senza lavoro da un giorno all’altro.

“Questi incompetenti – sottolinea Salone – stanno affidando la gestione dei parcheggi ad un nuovo soggetto imprenditoriale, dimenticando di inserire nel bando di gara, la cosiddetta clausola di salvaguardia sociale, ovvero quella norma prevista dalla legge sugli appalti, che obbliga la ditta che subentra ad un’altra nell’affidamento di un servizio pubblico, di assumere tutti i dipendenti di quella precedente che si occupavano del servizio. Appunto, come dice la parola, per salvaguardarli.”

Salone: “Cosa fa la dirigente De Filippis?”

A entrare nel mirino di Salone, però, non è solo l’assessore Matarazzo, competente in materia, ma anche e soprattutto la dirigente De Filippis, in quanto la stesura di un bando è un aspetto di sua competenza.

“Al fatto che non osservino le norme e le leggi siamo tristemente abituati ma non assuefatti. Ci chiediamo però – sottolinea Salone – cosa diavolo faccia la dirigente De Filippis profumatamente pagata dai contribuenti circa 90mila euro l’anno se nello scrivere il bando non inserisce la clausola sociale! E vogliamo essere buoni, prendendo in considerazione l’ipotesi migliore, perché delle due l’una, in alternativa dobbiamo pensare che l’abbiano fatto apposta, e allora questo sarebbe non solo grave, ma vergognoso, perché significa oltre che violare la legge, anche lasciare per strada 40 famiglie, una decina di persone diversamente abili, che, invece, non si era perso tempo di abbracciare e baciare a favore di telecamera, trattandosi di cooperativa a vocazione sociale…”

La storia della Blu Gaeta

Ma qual è la storia della Blu Gaeta? Salone ripercorre anche quest’aspetto: “La Blu Gaeta è formata da quaranta cittadini gaetani che, sette anni fa, rimasti senza lavoro, complici questi politici incapaci che lasciarono Gaeta senza sosta per diversi mesi, rischiarono in prima persona, creando una cooperativa peraltro con l’ausilio dello stesso Edoardo Pansini (che poi si è beccato il piazzale della stazione guarda un po’)…”

E ancora: “Sette anni di paghe da miseria, differenze di trattamento tra lavoratori di serie A e di serie B, non si capisce bene con quali criteri. Mentre, invece, con una dignità e una voglia di lavorare con passione e serietà commoventi, questi ragazzi addirittura pagavano di tasca loro pure i parcometri nuovi. Ora di proprietà del Comune. Hanno affisso manifesti, hanno fatte le sentinelle per il distanziamento e pure i parcheggiatori.

Insomma, poteva essere un orgoglio gaetano ma questa politica marcia l’ha distrutto e l’ha sottomesso alle proprie logiche e dinamiche.”

Salone: “Ci aspettiamo un ricorso contro la ditta vincitrice”

Delusione e amarezza per Salone, che, però, mette in chiaro cosa si aspetta da questa situazione: “sicuramente un ricorso contro la ditta vincitrice, vista la violazione sia della legge sugli appalti sia della norma già prevista nel precedente bando.

E, ovviamente, ci aspettiamo pure che qualcuno indaghi sulla circostanza secondo la quale una delle due ditte, alcune settimane prima della gara, abbia regalato quattro scooter elettrici al comando di polizia locale e poi fornito di monopattini e strisce per parcheggiarli l’amministrazione comunale.”

Il Pc: “Solidarietà ai dipendenti della Blu Gaeta, noi ci saremo”

Ma Salone non è stato l’unico a intervenire su questa annosa e delicata vicenda. Parole dure sono giunte anche dalla sezione locale del partito comunista, che ha fatto sapere: “Solidarietà ai 43 lavoratori della Blu Service di Gaeta in questo momento di apprensione per il loro futuro. È grave se nella gara di appalto non è stata prevista alcuna clausola di tutela dei loro posti di lavoro, così come deprecabile sarebbe se queste loro insicurezze della fase preliminare celino tentativi della classe politica di perpetuare rapporti clientelari…

Altrettanto grave, per noi, è che un servizio comunale sia affidato con gare a ribasso che, è risaputo, scaricano i costi sui lavoratori, abbassando la qualità del servizio stesso, favorendo spesso attività poco trasparenti.”

E ancora, da “condannare”, secondo il Pc sono le politiche messe in campo dall’amministrazione gaetana. “Tutto questo – sottolineano – è la conseguenza delle politiche di privatizzazioni dei beni comuni e servizi comunali fortemente volute da Mitrano, ma, in qualche modo, sostenute pure da tutti i consiglieri comunali così come dalle più recenti amministrazioni comunali.”

Dal Pc poi concludono: “Questo avviene nonostante le centinaia di firme a favore della costituzione di una Azienda speciale comunale per la gestione di tali servizi, consegnate al Comune a novembre dello scorso anno e totalmente ignorate

Ai lavoratori in questione noi, intanto, assicuriamo che sosterremo ogni loro lotta a difesa del posto di lavoro. Siamo a loro piena disposizione. Il lavoro viene prima di tutto.”

Intanto, l’amministrazione resta in silenzio…

A questo punto, una domanda sorge spontanea: della “dimenticanza” circa l’inserimento della clausola sociale per i dipendenti della Blu service cosa ne pensa l’amministrazione? Difficile dirlo. Al momento, preferiscono rimanere in silenzio sul tema.

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