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Afghanistan, dal G7 l’appello ai talebani: basta violenze, rispettare i diritti di donne e bambini

20 agosto 2021 | 09:05
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La nazioni al termine del vertice straordinario: “I talebani permettano di lasciare il Paese a chi vuole”

Roma – I ministri degli Esteri del G7 hanno evidenziato “l’urgente necessità della cessazione della violenza” in Afghanistan e che vengano “rispettati i diritti umani inclusi quelli di donne, bambini e minoranze”. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del vertice straordinario dedicato alla crisi in Afghanistan.

Nella dichiarazione, diffusa dal capo del Foreign Office, Dominic Raab (la presidenza di turno è britannica), si auspicano “negoziati inclusivi sul futuro dell’Afghanistan” e si sottolinea “la necessità che tutte le parti rispettino il diritto internazionale umanitario, in particolare in relazione al personale umanitario e medico e agli interpreti”.

I ministri chiedono inoltre che i Talebani garantiscano un corridoio sicuro per i cittadini stranieri e afghani che vogliono lasciare l’Afghanistan. Nella dichiarazione si sottolinea l’importanza che i Talebani “mantengano i loro impegni per garantire la protezione dei civili” e si esprime “profonda preoccupazione per le notizie di violente rappresaglie in alcune parti dell’Afghanistan”. “Il G7 – si legge – sta facendo tutto il possibile per evacuare le persone vulnerabili dall’aeroporto di Kabul e invita tutte le parti a continuare a facilitarlo”.

Inoltre “i Talebani devono garantire che l’Afghanistan non diventi rifugio per minacce terroristiche alla sicurezza internazionale”.

Di Maio: “Giudicare i talebani dalle azioni, non dalle parole”

“È importante agire in maniera coordinata nei confronti dei Talebani. Dobbiamo giudicarli dalle loro azioni, non dalle loro parole. Abbiamo a disposizione qualche leva, sia pur limitata, su di loro come l’isolamento dalla comunità internazionale e la prosecuzione dell’assistenza allo sviluppo fornita finora. Dobbiamo mantenere una posizione ferma sul rispetto dei diritti umani e delle libertà, e trasmettere messaggi chiari tutti insieme”. Lo ha affermato – a quanto si apprende – il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al G7 straordinario convocato per affrontare l’emergenza in Afghanistan.

Il titolare della Farnesina ha poi spiegato che “con gli ultimi voli atterrati a Roma sono già arrivati ​​in Italia più di 500 afghani, tra ex collaboratori e famiglie. Il nostro piano è trasferire in Italia circa 2.500 afghani che hanno collaborato negli anni con le istituzioni italiane”. “Negli ultimi giorni abbiamo evacuato la maggior parte dei nostri connazionali e parte del personale locale dell’Ambasciata, insieme ad alcuni membri del personale locale della delegazione Ue a Kabul e dell’ufficio Nato”, ha spiegato il titolare della Farnesina. “È fondamentale – ha aggiunto – ribadire l’appello per un accesso umanitario pieno, sicuro e senza ostacoli delle organizzazioni internazionali al Paese. La comunità internazionale deve continuare a fornire un’assistenza salvavita fondamentale alla popolazione afghana”.

Per Di Maio è poi “fondamentale mantenere uno stretto coordinamento tra alleati per impostare una strategia condivisa nei confronti della nuova situazione a Kabul. L’Italia, in qualità di Presidente del G20 e Paese in stretto coordinamento con il G7, ha in programma di convocare una riunione ad hoc a livello di leader per promuovere una discussione approfondita tra i membri sull’Afghanistan. Questa fornirà l’opportunità di ampliare il sostegno a un approccio comune”. “Il format del G20 ci consentirà di coordinare la nostra posizione con altri importanti partner: Russia, Cina e Turchia”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Sul fronte umanitario, “tutti ci aspettiamo un numero crescente di richiedenti asilo e migranti dall’Afghanistan. Questo è un problema che non possiamo non affrontare insieme alla comunità internazionale. Dobbiamo definire una politica e una risposta comune in questo senso. Non esistono soluzioni nazionali per un problema di tale portata”, ha affermato il ministro degli Esteri. “Per quanto riguarda la cooperazione allo sviluppo, abbiamo sospeso ‘de facto’ tutte le iniziative bilaterali che coinvolgono le autorità afghane. Siamo invece pronti a contribuire alle iniziative di risposta alle emergenze portate avanti da organizzazioni internazionali”, ha aggiunto Di Maio annunciando che “abbiamo già erogato all’Unhcr il primo contributo di 250mia euro per far fronte all’emergenza umanitaria”. (fonte Adnkronos)