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Disegni, cappellini e giochi di prestigio: a Fiumicino la Polizia regala sorrisi ai piccoli afgani

21 agosto 2021 | 15:13
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Disegni, cappellini e giochi di prestigio: a Fiumicino la Polizia regala sorrisi ai piccoli afgani

Il “grazie” dell’Unicef: “Siamo davvero orgogliosi delle agenti e degli agenti della Polizia di Stato per questo grande atto di umanità”

Fiumicino – I rumori degli spari sono lontani, così come il frastuono delle urla dell’aeroporto di Kabul. Per i piccoli afgani arrivati in Italia col ponte aereo (circa una settantina finora) il futuro è incerto e pieno di dubbi. Ma a vegliare su di loro, in attesa di definire le procedure di frontiera relative all’ingresso sul territorio nazionale, nelle sale del Terminal 5 dell’aeroporto internazionale di Fiumicino ci sono gli agenti della Polizia di Stato.

Uomini e donne che, con cappellini (il gadget più ricercato), album da disegno e colori hanno riportato il sorriso sul volto di chi lo aveva perso da giorni. C’è anche un poliziotto prestigiatore che incanta i piccoli rifugiati con le carte da poker. Le risate prendono così il posto delle lacrime e dell’angoscia della fuga da Kabul, dove in tanti ancora oggi si accalcano per trovare un posto su un aereo che possa portarli in salvo dai talebani.

“Nei loro occhi abbiamo intravisto la disperazione di lasciare le proprie case in Afganistan. Specie negli occhi dei bambini, abbiamo visto le difficoltà maggiori, sono i più spaesati. Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di alleviare le loro sofferenze distribuendo a bordo dolci, caramelle e giochi. Piccoli gesti che li hanno resi felici…”, il racconto di un pilota italiano di un KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare, in volo dal Kuwait verso
Fiumicino.

Le sue parole, diffuse in un video dal Ministero della Difesa, raccontano il viaggio delle famiglie afgane evacuate da Kabul con un ponte aereo. A bordo del KC-767A ci sono circa 100 passeggeri di origine afgana, tra cui molte donne e bambini. “Sicuramente comprendono l’opportunità che viene data loro dall’Italia di trovare un futuro migliore: questo trasporto segna un nuovo inizio”, aggiunge il pilota. L’impegno “che stiamo sostenendo fin dal 15 agosto con il primo ponte aereo Kabul-Italia è oneroso, ma andiamo avanti. Completeremo la missione che ci è stata assegnata, sicuramente non lasceremo nessuno indietro, porteremo tutto il personale in Italia e daremo loro la speranza di un futuro migliore”.

Il “grazie” dell’Unicef

“In questi giorni difficili che tengono tutti noi con il fiato sospeso per le sorti del popolo afgano in particolar modo delle sue bambine e dei suoi bambini, desidero rivolgere un grazie commosso alle donne e agli uomini della Polizia di Stato”.

Parla col cuore in mano Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, che ringrazia così le forze dell’ordine: “Siamo davvero orgogliosi delle agenti e degli agenti della Polizia di Stato che all’aeroporto di Fiumicino in queste ore fanno sentire tutta la loro vicinanza, che è anche la nostra, alle tante bambine e bambini afghani arrivati in Italia con i voli da Kabul. Impossibile non trattenere le lacrime nel vedere le immagini e i video di queste bambine e questi bambini cappellini della Polizia di Stato in testa sorridere felici mentre le agenti e gli agenti improvvisano per loro giochi di prestigio, disegni e intrattenimento di ogni tipo, riempiendoli di amore e attenzione, riuscendo ad interpretare al meglio questo loro difficile momento standogli accanto con semplice amore, come se fossero figlie e figli loro, piccole umanità purtroppo sradicate improvvisamente dalla terra dove sono nati e cresciuti”.

“A queste donne e questi uomini dico a nome di tutta la mia organizzazione che l’ Unicef è orgoglioso di voi!”, aggiunge Iacomini ringraziando il capo della Polizia Lamberto Giannini, l’ufficio comunicazione e tutto lo staff della Polizia di Stato “per questo grande atto di umanità dalla parte delle bambine e dei bambini afghani”. “Non è un caso – conclude – che sono più di vent’anni che siamo uniti in uno straordinario progetto di solidarietà attraverso il calendario della Polizia che ha contribuito a salvare milioni di bambine e bambini in ogni angolo del pianeta e che quest’anno è dedicato al progetto globale Covax. Grazie grazie grazie”.