Presa latitante in fuga: con il compagno rifornivano il mercato della droga di Civitavecchia

24 agosto 2021 | 11:31
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Presa latitante in fuga: con il compagno rifornivano il mercato della droga di Civitavecchia

La donna aveva fatto perdere le sue tracce quando il 9 luglio era stato arrestato il suo compagno. Ieri è stata individuata e fermata a Spinaceto

Civitavecchia – Nella serata di ieri gli agenti della Squadra di polizia Giudiziaria del Commissariato di Civitavecchia, diretto da Paolo Guiso, hanno eseguito nella capitale la misura cautelare in carcere a carico di una 44enne.

La donna, di origini romene, si era resa irreperibile dal 9 luglio scorso quando, gli agenti del Commissariato di Civitavecchia, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Roma e del Commissariato di Tarquinia avevano eseguito una serie di misure cautelari emesse dal Giudice delle Indagini Preliminari di Roma, su proposta della Procura della Repubblica capitolina, per traffico di sostanze stupefacenti.

Dalle indagini, partite sul finire del 2020, a seguito di un sequestro di droga effettuato a Civitavecchia dagli uomini del Commissariato nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio su strada, era emerso che la 44enne, assieme al compagno, un 64enne di Civitavecchia, sottoposto a misura cautelare in carcere il 9 luglio, erano i contatti della banda nella capitale per assicurare l’approvvigionamento dello stupefacente ai “corrieri” che a bordo di treni lo trasportavano a Civitavecchia.

Gli agenti del Commissariato di Polizia di Civitavecchia sono arrivati alla cattura della donna dopo un’intensa attività d’indagine, svolta con numerosi servizi di appostamenti e pedinamenti, soprattutto nell’ambito degli ambienti frequentati dalla comunità rumena nella capitale, che hanno permesso di individuare tracce della presenza della donna nel quartiere Spinaceto, dove evidentemente si era rifugiata dopo l’arresto del compagno.

Proprio nel quartiere romano, nella tarda serata di ieri, gli investigatori sono riusciti a mettere fine alla fuga della donna.

Infatti durante l’ennesimo servizio di appostamento, poco dopo le 20, gli agenti sono riusciti ad individuare la donna e dopo un lungo pedinamento, appena le condizioni lo hanno reso possibile, a bloccarla e trarla in arresto.

Dopo le formalità di rito, la 44enne è stata trasferita presso la Casa Circondariale di Rebibbia e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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