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Nuoto, alle Paralimpiadi la prima medaglia azzurra: Bettella è bronzo nei 100 dorso

25 agosto 2021 | 12:11
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Nuoto, alle Paralimpiadi la prima medaglia azzurra: Bettella è bronzo nei 100 dorso

“E’ una grande emozione, nell’ultima edizione dei Giochi della mia vita”. L’atleta delle Fiamme Oro riscatta una stagione difficile

Tokyo – Francesco Bettella (GS Fiamme Oro/Civitas Vitae Sport Education) apre le danze al Tokyo Aquatics Centre.

Dopo la doppietta paralimpica a Rio 2016, dove il padovano intascò due argenti rispettivamente nei 50 e 100 dorso S1, la storia si ripete e Bettella torna a vincere. Il Sol levante illumina il petto di Francesco con una bellissima quanto sofferta medaglia di bronzo nei 100 dorso S1. L’ingegnere chiude la finale diretta con un crono di 2’32″08, davanti a lui l’Israeliano Shalabi (2’28″04) seguito dall’ucraino Kol (2’28″29).

“E’ un’emozione diversa rispetto a Rio. Quella fu la mia prima medaglia paralimpica con il pubblico, però anche qui, dopo questi 5 anni così difficili è una grande soddisfazione. Non ti nascondo che sognavo un altro colore della medaglia, ma il bronzo va bene lo stesso. Nell’ultimo mese ho avuto dei problemi alla spalla, per cui sono contento così”. Parliamo della Nazionale, 29 azzurri convocati. “Siamo campioni del mondo (Londra 2019), campioni europei (Funchal 2021), quindi siamo noi la Squadra da battere, indubbiamente c’è tanta aspettativa e altrettanta responsabilità, però il gruppo è molto forte e giovane, c’è un buon mix tra giovani ed esperti per cui faremo sicuramente bene”.

Francesco parla delle difficoltà e dei condizionamenti dovuti alla pandemia: “Nei mesi della primavera dell’anno scorso siamo stati fermi oltre tre mesi, un periodo abbastanza lungo diciamo, in inverno io ho avuto la fortuna di prepararmi nella mia piscina, il Padova nuoto che ringrazio, di allenarmi, questa medaglia è dedicata anche a loro”.

E qual è il valore di questa medaglia a Tokyo? “Significa molte cose, in primis le emozioni. Le fortissime emozioni che mi dà il nuoto, in generale tutto lo sport paralimpico. Sognare è fondamentale nella vita, così come crederci e far di tutto per realizzare il sogno che ognuno di noi nutre dentro. Ho altri sogni nel cassetto e aspettative, ma se ne riparla a settembre. Adesso sono qui e mi sto godendo al massimo questa Paralimpiade, poichè sarà l’ultima, visto che a Parigi le mie gare non ci saranno. Respirerò appieno ogni momento qui a Tokyo che conserverò per tutta la vita”. (finp.it)

(foto@FrancescoBettella/Facebook)

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