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Soldi nella cuccia del cane, Baccini a Montino: “Basta ombre su Fiumicino, il Sindaco riferisca in Consiglio”

25 agosto 2021 | 10:33
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Soldi nella cuccia del cane, Baccini a Montino: “Basta ombre su Fiumicino, il Sindaco riferisca in Consiglio”

Il leader dell’opposizione: “Senza pregiudizi Montino spieghi alla sua città, tramite il Consiglio comunale, cosa sia effettivamente accaduto”.

Fiumicino – “La storia delle banconote da 500 euro trovate a Capalbio nella cuccia del cane di Montino sta facendo il giro d’Italia, e Fiumicino inevitabilmente ne sconta le conseguenze a livello d’immagine. Io sono garantista per antonomasia, e le vicende personali vanno trattate con la massima delicatezza, ma qui si pone un problema politico, d’immagine per la città. Ed è giusto dunque che Montino venga in Consiglio comunale a spiegare cosa sia successo. E’ il nostro sindaco, e non possiamo accettare che restino ombre sulle quali non abbiamo avuto la possibilità di confrontarci direttamente”.

A parlare è il leader dell’opposizione, Mario Baccini, in seguito alla notizia dei soldi in contanti “volati via” durante alcuni lavori nel perimetro delle proprietà di Esterino Montino e della moglie a Capalbio (leggi qui).

“La magistratura – prosegue Baccini – appurerà la provenienza di quelle banconote, e Montino farà tutte le denunce che riterrà opportune, ma non può sottrarsi a un confronto con il Consiglio comunale, al quale deve direttamente delle spiegazioni. I cittadini di Fiumicino sono stati travolti da questa notizia che è balzata agli onori delle cronache – si fa per dire – di tutti i media nazionali, e che adesso avrà strascichi anche parlamentari. Il web è pieno di prese in giro che rovinano l’immagine della nostra città. Siamo tutti coinvolti, in un modo o nell’altro, cittadini e amministratori.

Dunque – conclude Baccini – ritengo sia corretto che Montino spieghi alla sua città, tramite il Consiglio comunale, cosa sia effettivamente accaduto, senza fermarsi a comunicati stampa o a generiche minacce di querela. Lo aspettiamo in Consiglio, senza pregiudizi; ma la massima assise cittadina non può essere ignorata ancora una volta quando una notizia del genere coinvolge il suo rappresentante più alto”.