Roma, prima minaccia la ex: “Ti sfregio con l’acido” poi va a casa della donna armato di spranga

26 agosto 2021 | 09:55
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Roma, prima minaccia la ex: “Ti sfregio con l’acido” poi va a casa della donna armato di spranga

Il 52enne è stato quindi arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di strumento atto ad offendere

Roma – Dopo aver minacciato di sfregiarla con l’acido si è presentato sotto casa della moglie armato di una spranga di ferro ma è stato arrestato in flagranza dalla Polizia di Stato.

La notte scorsa al 112 NUE è giunta la chiamata disperata di una donna che, nascostasi in casa di alcuni familiari per scappare alle botte del marito violento, si è trovata lo stesso uomo fuori dalla porta che, con una spranga in ferro, cercava di entrare inveendo contro di lei. La vittima, nel disperato tentativo di mandare via l’aggressore, aveva spento tutte le luci fingendo di non essere in casa.

La segnalazione è stata raccolta da una pattuglia della Sezione Volanti, diretta da Massimo Improta, che è giunta in pochi secondi sul posto trovando un 52enne, marito della vittima, all’interno del cortile del palazzo dove la donna aveva trovato accoglienza dopo le recenti minacce. L’uomo , alla vista dei poliziotti, ha cercato di nascondere dietro la schiena una spranga di ferro, verosimilmente una gamba di un letto/divano, che è stata poi recuperata e sequestrata. Il 52enne si è anche opposto al controllo di polizia, spintonando energicamente i 2 agenti e desistendo nel suo atteggiamento solo dopo l’arrivo di un secondo equipaggio.

I poliziotti hanno poi ascoltato la vittima, la quale ha spiegato che l’ex marito è un violento e che in passato è stata vittima dei suoi modi bruschi. La situazione è peggiorata negli ultimi mesi e, dopo l’ennesima aggressione, ha deciso di rifugiarsi a casa di alcuni familiari. Tale decisione ha scatenato l’ira dell’uomo che, più volte, con telefonate e messaggi, l’ha minacciata di morte fino a presentarsi l’altra sera nel palazzo dove si era nascosta.

La vittima ha subito dopo formalizzato la querela negli Uffici del XIII Distretto di PS Aurelio. Il 52enne è stato quindi arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di strumento atto ad offendere.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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