Roma-Fiorentina, pioggia di multe allo Stadio Olimpico: violate le norme anti-Covid

27 agosto 2021 | 12:07
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Roma-Fiorentina, pioggia di multe allo Stadio Olimpico: violate le norme anti-Covid

Le Forze dell’ordine hanno anche emesso 5 D.A.S.P.O a dei tifosi marocchini per la scorsa sfida tra la Roma e il Raja Club Athletic di Casablanca

Roma – Massima è l’attenzione da parte della Questura alle manifestazioni calcistiche che si svolgeranno allo Stadio Olimpico, soprattutto in relazione al rispetto, da parte degli spettatori, della vigente normativa per il contenimento del virus Covid-19.

Nel corso della prima partita tra Roma – Fiorentina del 22 agosto scorso sono state elevate da parte della Questura, 22 sanzioni per inosservanza al “regolamento d’uso dell’impianto sportivo”. Le condotte recriminate si sono concretizzate, per lo più, in stazionamenti del pubblico presso passaggi, uscite, ingressi, e lungo le vie di accesso, di esodo e di ogni altra via di fuga, senza un giustificato motivo, in esibizione di striscioni non autorizzati e, in ogni caso, in violazioni della normativa anti Covid-19.

Le sanzioni hanno colpito soggetti di età compresa tra i 18 e i 45 anni, e consistono nel pagamento di una somma che va dai 103 ai 516 euro.

Continueranno anche in occasione del prossimo incontro di domani, 28 agosto 2021, tra Lazio- Spezia, specifici controlli da parte delle Forze dell’ordine finalizzati al rispetto del normativa anti-Covid, e volti ad evitare assembramenti.

Ed inoltre, a seguito della attività info-investigativa eseguita nel corso dell’incontro amichevole di calcio, disputatosi il 14 agosto scorso fra la Roma e Raja Club Athletic di Casablanca, per 5 giovani, tutti originari del Marocco, è scattato il D.a.s.p.o.

Il Questore di Roma, terminata l’istruttoria curata dalla Divisione Anticrimine diretta da Angela Altamura, ha infatti firmato a carico dei 5 giovani altrettanti provvedimenti, con i quali inibisce loro l’accesso allo stadio e a tutti gli impianti sportivi per la durata di 1 anno. I ragazzi erano stati denunciati dai poliziotti del commissariato Prati nella immediatezza del fatto, per l’accensione e il possesso di artifizi pirotecnici.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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