Flumen Festival

Flumen Festival, al sociologo Marco Omizzolo il premio Matumaini

5 settembre 2021 | 20:12
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Vincenzo Taurino: “La speranza in una umanità migliore va riconosciuta in chi ha il coraggio di volgere lo sguardo verso l’Altro”

Fiumicino – Nell’ambito del Flumen Festival è stato assegnato il premio “Matumaini”. al sociologo Marco Omizzolo, da sempre impegnato a combattere il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento nel lavoro agricolo.

Il premio “Matumaini” indetto dall’Associazione “Io, Noi” è stata anche l’occasione per ricordare la figura del dott. Ugo Montanari medico di Fiumicino e missionario in Tanzania scomparso il 5 settembre del 2016.

A consegnare il riconoscimento, il direttore e fondatore del premio Matumaini e presidente dell’associazione “Io, Noi“, Vincenzo Taurino e la prof.ssa Antonella Maucioni, vincitrice del premio la scorsa edizione.

“Flumen Festival ha in sé un principio attivo, che è la speranza in una umanità migliore. La speranza nel cambiamento che il premio Matumaini vuole rappresentare va riconosciuta, in primo luogo, proprio nell’esempio di chi con il suo impegno professionale e civile ha volto lo sguardo verso ‘l’Altro’” – dichiara Vincenzo Taurino.

Il valore della solidarietà e del dono è stato il faro della vita personale e professionale di Ugo Montanari – aggiunge il presidente di Io, Noi – testimoniata ancora oggi dall’affetto della comunità di Passoscuro, dei suoi pazienti e dei tanti che hanno condiviso con lui il progetto in Tanzania dell’Associazione Matumaini. Per questo, il premio Matumaini è l’occasione per dedicare al dott. Ugo Montanari un ricordo e dare un riconoscimento a una personalità impegnata quotidianamente ad alimentare, con il suo impegno sociale e professionale la fiammella della speranza in un mondo migliore”.

“E’ un onore per me ricevere il premio Matumaini– ha commentato Marco Omizzolo durante la premiazione -. Ringrazio tutto il Flumen Festival e continuerò a portare avanti la mia lotta”.

La motivazione:

Al sociologo Marco Omizzolo, per il suo impegno civile e per la sua coraggiosa opera contro ogni forma di ingiustizia, di discriminazione e in difesa della legalità, attraverso il contrasto al fenomeno del caporalato e dello sfruttamento nel lavoro agricolo.
Esempio e testimone di nonviolenza, che accoglie e difende i diritti umani contro le politiche della paura e dell’esclusione, mantenendo viva la fiammella della speranza nello Stato di Diritto e nella Giustizia.

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