La dichiarazione

Scuola, resta l’interrogativo trasporti, Garlatti: “Evitiamo di risolverlo danneggiando i diritti di bambini e ragazzi”

6 settembre 2021 | 15:31
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Scuola, resta l’interrogativo trasporti, Garlatti: “Evitiamo di risolverlo danneggiando i diritti di bambini e ragazzi”

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti: “Bene il piano scuola, ora va attuato”

Infanzia e Adolescenza – “Si rientra in classe: con il piano scuola il Ministero dell’istruzione ha fatto un grande sforzo per far tornare gli studenti a seguire le lezioni in presenza. Sono state previste misure e risorse per i trasporti e anche questo è positivo, a patto che siano adottati i piani di trasporto locale. Ma qualora non ci fosse sufficiente disponibilità di mezzi o di corse, per evitare pericolosi affollamenti i tavoli di coordinamento previsti presso le prefetture potrebbero scegliere di differenziare l’orario di ingresso a scuola, se non addirittura imporne l’articolazione in turni antimeridiani e pomeridiani. Queste soluzioni potrebbero compromettere i diritti al riposo, al gioco, allo sport, alle attività culturali, ricreative ed educative riconosciuti a bambini e ragazzi dalla Convenzione di New York. Per questa ragione ho scritto al Ministro dell’interno Luciana Lamorgese. Auspico che tutti i prefetti italiani possano assicurare il rispetto anche di questi fondamentali diritti”.

A esprimere questa preoccupazione è Carla Garlatti, autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che ha inoltre indirizzato una nota al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga, al Presidente dell’Anci Antonio Decaro e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. Agli stessi destinatari Garlatti aveva chiesto, lo scorso 29 luglio, una serie di misure a tutela dei diritti di bambini e ragazzi in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico. “Richieste che hanno trovato risposta nelle previsioni del piano scuola ma che ora devono trovare un’applicazione concreta in tutte le regioni senza differenze territoriali, – conclude l’Autorità garante – garantendo parità di accesso all’educazione e all’istruzione a tutti i bambini e ragazzi”.
(Il Faro online)