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Covid, blitz dei Nas nei centri benessere: nel mirino anche 21 strutture sul territorio pontino

10 settembre 2021 | 09:32
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Covid, blitz dei Nas nei centri benessere: nel mirino anche 21 strutture sul territorio pontino
Covid, blitz dei Nas nei centri benessere: nel mirino anche 21 strutture sul territorio pontino
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Covid, blitz dei Nas nei centri benessere: nel mirino anche 21 strutture sul territorio pontino
Covid, blitz dei Nas nei centri benessere: nel mirino anche 21 strutture sul territorio pontino

I carabinieri hanno accertato la corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione del virus

Latina – I Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto su tutto il territorio nazionale una campagna di controlli presso le strutture preposte ad offrire servizi e trattamenti destinati al benessere psico-fisico, come stabilimenti termali, centri benessere e spa.

Le attività di controllo hanno interessato complessivamente 628 strutture e attività, accertando irregolarità in 95 di esse, pari al 15% degli obiettivi ispezionati, delle quali 11 oggetto di provvedimenti di sospensione a causa di gravi carenze.

Le verifiche hanno consentito di accertare 38 violazioni sulla corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid-19, relative, in particolare, al:

– mancato uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali;

– assenza delle operazioni di sanificazione periodica, di informazioni a favore delle utenze circa le norme di comportamento, di distanziamento interpersonale e di capienza massima negli ambienti;

– mancata valutazione del rischio epidemico all’interno delle strutture.

Tra queste, 11 sanzioni specifiche hanno riguardato l’assenza di verifiche del gestore sul possesso della certificazione verde COVID (green pass) e sulla mancata inibizione all’accesso a servizi non attualmente erogabili, come gli ambienti altamente caldo-umidi (bagno turco).

Ulteriori 104 violazioni hanno riguardato situazioni di irregolarità per motivi di pulizia ed igiene degli ambienti utilizzati nei trattamenti termali e di benessere, carenze strutturali e autorizzative sul corretto esercizio delle attività e presenza di personale privo di idonea qualifica professionale per lo svolgimento di attività estetiche e massaggi.

Complessivamente sono state segnalate 98 persone all’Autorità giudiziaria e amministrativa, eseguendo il sequestro di oltre 660 chili di prodotti alimentari detenuti presso le aree di ristoro e somministrazione delle attività, contestando violazioni amministrative per 97 mila euro.

Tra le violazioni di settore contestate nel corso della campagna, 5 hanno riguardato sanzioni della normativa di disciplina specifica dei centri termali, individuando centri benessere che proponevano trattamenti di natura “termale” sebbene in assenza di acque di riconosciuta efficacia terapeutica.

Sono state 21 le strutture controllate in provincia di Latina, 9 in provincia di Frosinone. In un centro benessere nel comune di Fiuggi, con annessa attività ricettiva e di ristorazione, sono stati sequestrati 30 chili di prodotti alimentari vari (preparati a base di carne, ittici e vegetali) conservati, all’interno di un frigo congelatore, in confezioni artigianali anonime prive di tracciabilità.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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