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Documenti e targhe contraffatte, scoperta “fabbrica del falso” in un appartamento di Pomezia

16 settembre 2021 | 11:35
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Documenti e targhe contraffatte, scoperta “fabbrica del falso” in un appartamento di Pomezia

Arrestata dai Carabinieri una ladra di auto di lusso di Pomezia, a casa nascondeva una fabbrica per la contraffazione e documenti rubati

Pomezia – E’ una professionista di furti di auto di lusso e vecchia conoscenza dei Carabinieri della Compagnia di Pomezia la 32enne arrestata, con le accuse di falsificazione ed uso di carte d’identità false, contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione ed uso di tali sigilli e strumenti contraffatti, ricettazione di documenti rubati e riciclaggio di autovettura.

Ieri mattina, al termine di un servizio di osservazione, nel corso di uno dei quotidiani controlli del territorio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno incrociato la donna in via Danimarca a Torvaianica, a bordo di un’autovettura con targa straniera, mentre si aggirava con atteggiamento sospetto.

Una volta fermata, i militari hanno effettuato degli accertamenti, al termine dei quali è emerso che il veicolo, sulla quale viaggiava la donna, era oggetto di furto. In particolare, grazie alla verifica in banca dati del numero del telaio, i miliari hanno scoperto che l’autovettura era da ricercare, mentre sulla targa straniera verranno effettuati ulteriori accertamenti per verificare l’autenticità e la provenienza.

Inoltre, i Carabinieri hanno effettuato la perquisizione al domicilio della donna ove è stata scoperta una vera propria fabbrica del falso. Sono stati rinvenuti e sequestrati 35 timbri di gomma di uffici di stato riferiti a vari comuni d’Italia, 2 timbri di ingresso e uscita per passaporti tedeschi, 41 bollini della Repubblica Federale Tedesca da apporre su carte di circolazione, 7 carte d’identità italiane in bianco in fase di falsificazione, 1 targa clonata, 1 carta d’identità in bianco rubata, 53 patenti CQC trafugate da vari uffici della motorizzazione in Italia e, infine, una stampante apposita per fabbricare patenti. La 32enne è stata arrestata e accompagnata presso la casa circondariale di Rebibbia, in attesa della convalida.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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