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Farmacisti in Aiuto attiva un nuovo progetto solidale: “Ringraziamo Stefano e Salesforce”

Il presidente Tullio Dariol: "Iniziative come questa sono la linfa vitale della nostra Onlus e ci spingono a fare sempre di più e sempre meglio"

Stefano sostiene da anni molti nostri progetti e attraverso Farmacisti in Aiuto  ha un’adozione a distanza. Ma c’è un altro fatto non banale: Stefano lavora in Salesforce, un’azienda globale con sede a San Francisco leader in soluzioni Cloud. La particolarità dell’azienda è quella di essere sia protagonista nel mondo dell’innovazione, sia nella società.

Sin dalla fondazione (1999) infatti ha creato un modello filantropico che poi è stato preso a esempio da tante altre realtà. E’ il Modello 111 per il quale ogni anno l’azienda destina ai mondi No Profit l’1% dei propri prodotti, l’1% del capitale azionario e l’1% del tempo dei propri dipendenti ad attività di volontariato.

Un modello a cui tutti gli oltre 50mila dipendenti distribuiti nel mondo possono contribuire. Per stimolarne l’attivismo, Salesforce ha creato un concorso volto a premiare le 100 persone che più si sono distinte per la quantità e la qualità di ore impegnate nel volontariato. Premio: 10.000 dollari utilizzabili esclusivamente per finanziare progetti di solidarietà.  E qui torniamo al nostro amico Stefano!

Stefano è uno dei 100 vincitori del concorso e insieme alla moglie Pamela, hanno deciso di destinare questi fondi “per cambiare in meglio la vita di Sreya, la loro bimba adottata in India”, aprendogli un conto bancario su cui verranno fatti depositi annuali, garantendogli periodiche forniture alimentari, finanziando i lavori che mancano a terminare la costruzione della loro casa ecc.

La vita delle bambine e delle ragazze in India, infatti, non è per nulla semplice: ancora si usa dare in sposa delle bambine a uomini adulti, come se fosse del tutto normale. Infatti, spesso le famiglie indiane decidono di dare in sposa le proprie figlie, in quanto non riescono a provvedere a loro perché vivono in condizioni di ingente povertà, strappandogli così sia il diritto all’infanzia, che quello all’istruzione. Queste giovani donne, invece, chiedono solo di vivere un’infanzia ed un’adolescenza ‘normale’, per poi seguire i propri sogni e costruirsi il proprio futuro.

“Ringraziamo Stefano e Salesforce, – dichiara Tullio Dariol, presidente di Farmacisti in Aiuto – senza i quali non sarebbe stato possibile mettere in atto questo bellissimo progetto solidale. Iniziative come questa contribuiscono a dare una speranza di vita migliore a persone che fanno i conti con continue difficoltà, sono la linfa vitale della nostra Onlus e ci spingono a fare sempre di più e sempre meglio”.

“Va inoltre evidenziato che Salesforce – conclude Tullio Dario – non è nuova ad iniziative orientate al sociale come questa. Infatti, per ogni loro dipendente che fa una donazione ad una Onlus, si impegna a versare alla stessa Onlus, l’equivalente in dollari.

Farmacisti in Aiuto ricorda che tutte le donazioni, anche piccole, che ci vengono fatte possono essere detratte o dedotte dalla dichiarazione dei redditi, ottenendo così un risparmio fiscale che permette di avere un rimborso di buona parte dell’importo donato.

Per avere ulteriori informazioni, contribuire o sostenere in altro modo i nostri progetti, vi invitiamo a visitare il nostro sito www.farmacistiinaiuto.org, la nostra pagina Facebook /FarmacistiinaiutoOnlus , la nostra pagina sul quotidiano online “Il Faro”, a contattarci via mail  segreteria@farmacistiinaiuto.org oppure contattare la nostra segreteria al 346-4360567
(Il Faro online)