LA STORIA

Alessandra Giorgi: “La forza dei 100 metri di Tortu per superare il tumore al seno”

23 settembre 2021 | 18:05
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Alessandra Giorgi: “La forza dei 100 metri di Tortu per superare il tumore al seno”

La giornalista e scrittrice racconta dell’esempio dell’atleta delle Fiamme Gialle e degli altri campioni dello sport nella sua autobiografia, per superare la malattia

Ostia – Si può vincere il cancro con la forza dello sport? Si può superare il male del secolo ispirandosi all’energia e alla determinazione dei suoi campioni? Lo sport è la metafora della vita e dona insegnamenti. Lo fanno gli atleti con le loro gare, la loro rabbia agonistica, la loro volontà. Il traguardo è un obiettivo da conquistare e lo start rappresenta sempre la partenza di una strada. Sia nelle gare che nella vita. Il tatami delle arti marziali è il luogo della battaglia e la corsia di una piscina misura la persona e l’atleta. E allora, a quanto sembra, evidentemente la forza dello sport o meglio, la forza del cuore di un atleta, può vincere il cancro. Lo sa bene Alessandra Giorgi. E’ accaduto alla grande appassionata del mondo sportivo. Alla giornalista e manager dello sport di Roma che ha dovuto, da un giorno all’altro, affrontare la grande battaglia della vita, contro un tumore al seno.

La scoperta della malattia e la lotta per vincere: l’esempio dei  campioni dello sport e il percorso al Campus Bio Medico

A 39 anni appena compiuti, ha scoperto la patologia. Era l’estate del 2017. Due operazioni subìte nel giro di un mese e poi le terapie preventive al Campus Bio Medico di Roma, quando aveva riconquistato la salute chirurgica. La chemioterapia e la radioterapia, terminate poi un anno dopo, nel 2018. Poi la ricostruzione al seno e la graduale rinascita. In mezzo il suo lavoro della pratica giornalistica e il sogno avverato di diventare giornalista pubblicista nel 2019. Lo ha raccontato Alessandra in una autobiografia autopubblicata lo scorso 10 agosto su www.amazon.it: “Uno sfogo scrivere la mia storia, è stato terapeutico”. (leggi qui) La scrittrice lo sottolinea: “Mi è sembrato di narrare un romanzo ad un certo punto, ho rivissuto momenti e scavato dentro di me, per buttare fuori il dolore”. L’autobiografia intitolata ‘Oltre il buio del cancro, con la forza del cuore di un atleta’ racconta la storia di una donna che non ha mai mollato e si è presa per mano, con l’aiuto della famiglia, degli amici. E dello sport. Dei suoi campioni, appunto: “I 200 metri al Golden Gala di Filippo Tortu me li sono portati dietro durante gli interventi”.

Alessandra lo aveva visto gareggiare il campione olimpico poi nel 2021, della 4×100 delle Fiamme Gialle. Tortu esordiva al Meeting della Diamond League nel 2017 allora e lei, collaboratrice nell’occasione dell’ufficio stampa Fidal, era in tribuna stampa ad ammirare il futuro primatista italiano nei 100 a Madrid: “Filippo ha conquistato il record una settimana dopo che ho terminato la radioterapia”. Quelle sue gare hanno accompagnato il suo cammino e le hanno dato grande forza. Anche Alessandra dallo start verso il traguardo per andare oltre il tunnel. Ha preso esempio da lui la giornalista, come dagli altri azzurri che ha seguito nel suo raccontare lo sport e che ha intervistato. Tra gli altri, Gianmarco Tamberi, che in quei due anni usciva dal tunnel dell’infortunio alla caviglia, Paolo Pizzo, di cui la Giorgi ha letto la storia durante i pomeriggi delle sedute di chemio e la Nazionale di karate. Una copertina e un’ultima di copertina che come il racconto, percorre la strada. Dal buio, e lei in lotta in copertina sul tatami della palestra della società sportiva lidense Asd Yoshokan di arti marziali, che ha frequentato spesso nei giorni precedenti il ricovero, alla luce della vita, nell’ultima di copertina. Lei vestita di uno splendido vestito rosa che ammira il mare di Ostia, nel vento e nel sole della vita.

La scrittrice: “Non mi sono mai chiesta il perchè, sono andata dritta al traguardo come Filippo Tortu”

E’ intervenuta la Giorgi a Cusano Tv e alla manifestazione letteraria di Ostia, città in cui vive, ‘La Mini Festa del Libro e della Lettura’ organizzata dall’Associazione Culturale Clemente Riva. E ha raccontato il suo percorso medico e umano. Si è commossa ripensando alla speranza sentita nel cuore e alla fede che non l’ha mai lasciata sola. Nei giardini della Chiesa di Santa Monica, la giornalista ha ripercorso con le sue parole la vicenda intervistata da Gianni Maritati: “Non mi sono mai chiesta il perché a me. Dopo l’ho fatto, quando ho sentito che forse la mia storia poteva aiutare altre donne..”. Microfono in mano e voce convinta. Alla Mini Festa del Libro la scrittrice romana ha parlato della sua autobiografia di fronte ad una affollata platea di artisti. Ha poi mischiato la sua vicenda umana alle conquiste olimpiche alle recenti Olimpiadi. Lo ha fatto in diretta a Cusano Tv, nella trasmissione Sporting Club, in studio Massimiliano Cannalire: “I 100 metri del primato di Tortu mi hanno dato grande forza.. e l’ho seguito alle Olimpiadi”. “Ho seguito anche Jacobs, finalmente l’Italia ha il suo campione olimpico nella distanza regina”. E’ stata una estate di lavoro quella appena conclusa da Alessandra. Dopo 4 anni di buio prima e rinascita poi, una rinascita ancora graduale ma piena di forza per il futuro, la Giorgi ha potuto ammirare le Olimpiadi e poi la Paralimpiadi. Scrivere le gesta di quei campioni che lei stessa ha inserito nel suo libro e che l’hanno accompagnata nel cammino dalla malattia alla guarigione: “Ringrazio gli amici dello sport per i consensi avuti. Gli atleti mi hanno donato la determinazione per vincere”.

Dare forza senza paura, per non avere paura e per far vincere la vita, ancora una volta

Sta avendo un discreto successo il libro su Amazon. E Alessandra desidera donare la sua esperienza per confortare e dare forza: “Spero possa dare speranza alle tante donne che ci stanno passando e che hanno vinto la patologia. Al termine del percorso,  tutto normale come prima. Facciamo sempre prevenzione”. Per non avere paura e per vincere, con la forza dello sport.

(fotocopertina@CristianoLollobrigida)