Roma, incendiavano rifiuti speciali su via Tiberina: beccati sul fatto e arrestati

23 settembre 2021 | 09:51
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Roma, incendiavano rifiuti speciali su via Tiberina: beccati sul fatto e arrestati
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Roma, incendiavano rifiuti speciali su via Tiberina: beccati sul fatto e arrestati
Roma, incendiavano rifiuti speciali su via Tiberina: beccati sul fatto e arrestati

Sono intervenuti i caschi bianchi che stanno svolgendo ulteriori indagini per stabilire la provenienza dei mezzi che sversavano abitualmente i rifiuti nell’area

Roma – Sono stati colti in flagranza di reato, mentre davano fuoco a una quantità considerevole di rifiuti speciali e ingombranti, i 5 cittadini di nazionalità romena arrestati dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, dell’ Unità Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale). In queste ore il processo con rito direttissimo per i responsabili, accusati di reati ambientali: dal deposito incontrollato di rifiuti alla combustione illecita.

Dopo mesi di indagini , anche grazie al supporto di droni, i caschi bianchi , diretti dal Vice Comandante Stefano Napoli, sono intervenuti ieri in un terreno privato sulla Via Tiberina, in prossimità del fiume Tevere, dove era presente un’area di smaltimento illecito di rifiuti, i quali venivano regolarmente dati alle fiamme dagli occupanti delle baracche e di una struttura in muratura presenti nel sito. I caschi bianchi hanno posto sotto sequestro il terreno, così come tutti i rifiuti presenti e un autocarro con all’interno parti di arredo da dismettere.

Ulteriori indagini sono tuttora in corso sulla provenienza dei mezzi che sversavano abitualmente i rifiuti nell’area, con presunto compenso al proprietario, la cui posizione è attualmente al vaglio. Accertamenti in fase di svolgimento anche rispetto al mercato di materiale ferroso ricavato dalle combustioni e ad eventuali abusi edilizi.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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