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Elezioni amministrative 2021: come si vota

28 settembre 2021 | 18:58
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Elezioni amministrative 2021: come si vota

Le modalità di espressione del voto cambiano a seconda della popolazione dei comuni: vediamo come

Roma – Fra pochi giorni, ben 1349 comuni italiani – fra cui Roma, Milano e Napoli – saranno chiamati ad eleggere il loro nuovo sindaco (leggi qui).

Le elezioni si terranno, nelle regioni a statuto ordinario, domenica 3 e lunedì 4 ottobre (per conoscere gli orari di apertura dei seggi, leggi qui). Ma come si vota?

Le modalità di espressione del voto, chiarisce il Ministero dell’Interno, cambiano in funzione della popolazione dei comuni.

Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco o solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso, il voto verrà attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. Sarà eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Nei comuni con più di 15.000 abitanti, invece, si può:

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 17 e lunedì 18 ottobre per il ballottaggio tra i due candidati più votati.

Come si esprimono le preferenze?

Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza.

Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.

(Il Faro online)