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Nuoto pinnato, al Mondiale l’Italia vince sette medaglie

29 settembre 2021 | 20:19
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Nuoto pinnato, al Mondiale l’Italia vince sette medaglie

Due ori, un argento e 4 bronzi. Allegrini: “Grandi prospettive per il futuro”

Santa Marta – Al Mondiale di nuoto pinnato di fondo di Santa Marta (Colombia), l’Italia conquista altre due medaglie e lo fa con Mara Zaghet, che, al termine di una gara perfetta, si laurea campionessa mondiale dei 1000 m monopinna, e con Davide Campagnoli, Consuelo Dametto, Leonardo Grimaudo e Carolina Trocca, bravi a conseguire il bronzo nella staffetta 4×1 km pinne, alle spalle del quartetto francese formato da Daniel Jeanne, Alexandre Henneteau, Ariane Jaques e Clement Batte, medaglia d’oro, e del quartetto colombiano composto da Hurtado Alejandro, Laura Valentina Saavedra Perez, Cindy Mejia e Diego Andres Saavedra Perez, medaglia d’argento.

Hanno completato il podio dei 1000 m monopinna femminili, dominato dalla romana Zaghet, autentica specialista delle gare di nuoto pinnato in acque libere, le russe Ekaterina Zanoskina, seconda, e Anna Karzunova, terza. Buone anche le prove di Serena Monduzzi e Gaia Savioli, che hanno chiuso, rispettivamente, al settimo e al decimo posto. Nei 1000 m monopinna maschili, nona posizione per Davide De Ceglie, seguito da Lorenzo Caronno, dodicesimo, e da Denis Shao, quattordicesimo.

L’Italia chiude la competizione iridata con all’attivo numero 7 medaglie, due ori, un argento e quattro bronzi, che valgono agli azzurri la quinta posizione nel medagliere finale. “Un risultato di assoluto livello, che conferma come la scuola italiana sia ancora una delle più forti e preparate al mondo – ha sottolineato il Presidente del Settore Attività Subacquee e Nuoto Pinnato della FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato), Carlo Allegrini – ci congediamo da questo Mondiale con moltissime certezze e grandi prospettive per il futuro, dal momento che la gran parte di questi ragazzi ha ancora ampi margini di miglioramento. Il mio ringraziamento – ha proseguito Carlo Allegrini – oltre che agli atleti, va allo staff tecnico e alle società, che, anche in un periodo difficile come quello che stiamo ancora attraversando, si sono impegnati al massimo per far sì che potessero giungere questi risultati”. (fipsas.it)

(foto@fipsas.it)

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