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Civitavecchia, pagano il rinfresco con la carta di credito rubata: 4 denunciati

5 ottobre 2021 | 11:43
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Civitavecchia, pagano il rinfresco con la carta di credito rubata: 4 denunciati

Ad essere denunciati sia coloro che si erano impossessati della carta di credito sia i titolari del bar

Civitavecchia – Nel mese di agosto, un cittadino italiano si è presentato presso il commissariato della Polizia di Stato di Civitavecchia per denunciare degli addebiti fraudolenti sul suo conto corrente bancario successivi ad una querela di furto del proprio portafoglio, dove erano custodite le carte di credito, nonostante fossero state bloccate.

L’uomo ha riferito agli investigatori che dopo aver effettuato degli acquisti presso un esercizio commerciale di una nota catena, giunto nei pressi della sua vettura, si è accorto di non avere più nella sua disponibilità il portafoglio; velocemente è rientrato presso il negozio e ha chiesto informazioni alla cassiera che gli ha riferito di aver visto un cliente, insieme ad altro uomo, raccogliere il borsello ed allontanarsi velocemente verso l’uscita.

Da una verifica del suo estratto conto, il titolare della carta ha accertato che gli erano stati addebitati numerosi prelievi da 25 euro (somma per la quale non viene richiesto l’inserimento del PIN), per un totale di 15 transazioni da lui mai effettuate, per cui si presentava immediatamente presso gli uffici di polizia per effettuare un’integrazione della precedente denuncia, allegando l’elenco dettagliato dei pagamenti e dei locali nei quali erano stati effettuati.

Immediatamente gli investigatori hanno visionato i video delle telecamere di sorveglianza del negozio concentrando la loro attenzione su due soggetti noti per i loro precedenti specifici, ripresi mentre uscivano dal centro commerciale per poi salire a bordo di uno scooter blu tenendo in mano un portafoglio nero che veniva riposto nella tasca del pantalone.

Dalle ulteriori indagini gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato hanno appurato che ben 10 pagamenti erano stati effettuati in un lasso di tempo ristretto all’interno di un bar di un loro conoscente per saldare il conto di un rinfresco, modalità anomala che ha rivelato la partecipazione anche dei titolari del bar all’attività criminosa; pertanto anche questi ultimi sono stati denunciati per l’utilizzo indebito delle carte di credito.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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