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Ballottaggio a Formia, tra apparentamenti e “offerte” rifiutate

9 ottobre 2021 | 18:00
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Ballottaggio a Formia, tra apparentamenti e “offerte” rifiutate

La “vendetta” di Gianfranco Conte è stata servita, fredda, ma su un piatto d’argento: ha detto sì all’apparentamento con Amato La Mura

Formia – Era nell’aria già da un po’ questa possibilità, a partire dalla strategia della campagna elettorale: quella di non cedere mai all’insulto, alla parola sgradevole anche quando si è avversari, consapevoli che, nell’ottica di un ballottaggio che era quasi una certezza, l’uno sarebbe potuto servire all’altro.

E così è stato. La “vendetta” di Gianfranco Conte è stata servita, fredda, ma su un piatto d’argento. Dopo lo strappo sul nome del candidato sindaco con il suo vecchio partito (Forza Italia, che sostiene Gianluca Taddeo), infatti, Conte ha detto sì all’apparentamento con l’infettivologo Amato La Mura, rifiutando la proposta del suo avversario al ballottaggio.

Conte determinante? Ecco perché

A questo punto, una domanda sorge spontanea: perché, Conte, piazzatosi ultimo nel primo turno della tornata elettorale potrebbe essere determinante per La Mura?

Innanzitutto, la sfera d’azione è la stessa: ufficialmente entrambi civici, sia Conte che La Mura, fanno parte, in realtà di due coalizioni tendenzialmente a destra (nella maxi coalizione di La Mura, anche se senza simbolo, ci sono Lega e Udc). In secondo luogo, bisogna considerare che l’infettivologo è arrivato al secondo posto al ballottaggio e che deve cercare di recuperare il margine che lo divide dal suo avversario: in quest’ottica l’8,78% di voti raccolti da Gianfranco Conte (che, in ogni caso, siederebbe nei banchi dell’opposizione) fa gola a La Mura, nel senso che lo aiuterebbe proprio a colmare quel gap di voti persi (anche per via del voto disgiunto) al primo turno.

Cosa prevede l’apparentamento

Diventato ufficiale, l’accordo è sì sul programma (si parla di organizzazione della macchina amministrativa, formazione continua del personale e dell’attuazione di progetti di partenariato tra pubblico e privato, solo per citarne alcuni), ma prevede anche un aspetto più “pratico”,  che riguarda il peso specifico che avrebbero Conte e i suoi sostenitori all’interno della nuova possibile maggioranza.

Nello specifico, per La Mura si tratterebbe di “sacrificare”, sulla carta, uno dei suoi 15 consiglieri, al posto del quale dovrebbe entrare il primo dei non eletti della lista trainante di Gianfranco Conte (ovvero “Formia ConTe”).

Ma quand’è, invece, che quest’accordo è diventato realtà? Dopo l’accorato appello lanciato dallo stesso La Mura, anche se il dialogo era già in corso.

Nel suo appello l’infettivologo ha invocato il senso di responsabilità, sottolineando: “Le sfide che ci attendono nei prossimi anni si preannunciano davvero epocali, una di queste è il ricorso alle risorse comunitarie del Pnrr. In quest’ottica, c’è bisogno di andare al di là degli steccati politici ed ideologici tradizionali, di superare datate ed inutili divisioni. La coalizione di cui sono un fiero candidato a sindaco ha già inaugurato questa stagione, politico-culturale, e i primi risultati mi inducono ad andare avanti su questa strada.”

Intanto, nel centrosinistra…

L’asset Conte – La Mura è formato. Fin qui, tutto previsto o, comunque, prevedibile. A questo punto, però, un’altra domanda sorge spontanea: cosa farà l’uomo rivelazione di questa tornata elettorale, il farmacista Magliozzi?

La scelta di Luca, nonostante il via vai sotto la farmacia di famiglia iniziato all’indomani del primo turno da parte di entrambi le “fazioni”, sembrerebbe quella di non orientare il proprio elettorato, rimanendo comunque fiero di un risultato non scontato e che gli ha permesso di togliersi più di un sassolino dalle scarpe.

“Sono molto soddisfatto, siamo molto soddisfatti, perché – ha fatto sapere – non era scontato raggiungere un risultato così importante. Ha vinto il centrosinistra, la sua unità e soprattutto la scelta di tornare a dialogare in maniera chiara con la città.

Abbiamo dato tutto con coraggio e caparbietà anche quando (la frecciatina al veleno è all’ex sindaco Bartolomeo e all’area dem che ha scelto di sostenere La Mura) a detta di qualcuno i numeri erano più importanti delle persone. Oggi i numeri dicono altro, un nuovo centrosinistra è nato in città perché è stato davvero capace di guardare oltre i vecchi schemi e le vecchie logiche.”

E ancora: “Abbiamo scritto una bellissima pagina di politica formiana e lo abbiamo fatto con generosità. Quella generosità (la frecciatina, stavolta, è tutta per l’ex sindaco Villa, che non avrebbe voluto fare un passo di lato sul nome del candidato sindaco) che qualcun altro non ha avuto e che avrebbe potuto allargare ulteriormente questo progetto.”

Alla fine, Magliozzi chiude con la consapevolezza di chi, nel perdere, ha già vinto: “Abbiamo perso le elezioni. Il nostro obiettivo era quello di vincere e governare la città e non l’abbiamo raggiunto. Per quanto ci riguarda si apre oggi una nuova storia per Formia.”

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