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Pomezia, la mozione dei Giovani Democratici: “No alla Tampon Tax”

10 ottobre 2021 | 14:01
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Pomezia, la mozione dei Giovani Democratici: “No alla Tampon Tax”

Mangano: “Lo spirito di questa iniziativa è quello di mettere in discussione le politiche fiscali nei confronti di un bene primario come gli assorbenti”

Pomezia – “Noi crediamo che la tampon tax sia un’imposta ingiusta”. Così in una nota Enrico Mangano, segretario del gruppo Giovani Democratici Pomezia, che propone lo stop della Tampon Tax.

“Come Giovani Democratici di Pomezia, abbiamo lavorato ad una mozione che impegni il Comune di Pomezia ad assumere un impegno concreto per la città e per tante donne: applicare, presso le farmacie comunali, prezzi contenuti sui prodotti sanitari e igienici femminili come gli assorbenti e le coppette mestruali; verificare la possibilità di posizionare nei pressi delle scuole e dei locali comunali dei distributori di prodotti sanitari e igienici femminili a prezzi contenuti; sollecitare il governo ed il parlamento a un’immediata riduzione dell’aliquota fiscale, attualmente al 22%.

Lo spirito di questa iniziativa, in linea con le politiche di diversi paesi dell’Unione Europea, è quello di occuparsi e mettere in discussione le politiche fiscali nei confronti di un bene primario come gli assorbenti. Bisogna considerare che il ciclo mestruale è una funzione involontaria dell’organismo femminile che richiede l’utilizzo di appositi dispositivi e che l’Italia deve necessariamente occuparsi del tema del “period poverty” o “povertà mestruale”, ovvero il disagio delle donne che si trovano in serie difficoltà economiche durante il periodo mestruale.

In Francia la tampon tax è stata ridotta dal 20% al 5,5%, in Belgio dal 21% al 6%, nei Paesi Bassi è al 6%, in Spagna è prevista una riduzione dal 10% al 7% mentre in Irlanda non viene applicata l’iva su questi beni. Crediamo che in Italia sia arrivato il momento di attuare un cambiamento e crediamo che, grazie alla nostra mozione, se verrà approvata, il Comune di Pomezia possa schierarsi dalla parte delle donne e ridurre le disuguaglianze.

Per questo chiediamo a tutte le realtà del territorio di Pomezia sottoscrivere il nostro appello, per dar voce e forza a questa richiesta che noi riteniamo possa essere un segnale concreto verso una città più attenta e sensibile”.

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